L'attività parlamentare di questi ultimi due giorni è stata impegnativa e proseguirà ancora oggi. Più di una giornata è l'abbiamo impiegata per discutere e approvare la "legge di cantabilità e finanza pubblica". Un testo che siamo riusciti a modificare sensibilmente e che alla fine abbiamo votato anche noi. Decine e decine di votazioni che hanno messo a "dura prova" i polpastrelli e le impronte dei deputati. E comunque in qualche caso siamo riusciti a battere la maggioranza, che fatica assai a mantenere alto il numero delle presenze in aula. Purtroppo non sui miei emendamenti che non sono passati. Tutto ciò mentre in ambulatorio si tenevano i test antidroga (prelievo delle urine e dei capelli) per i parlamentari che volontariamente si sottoponevano alla prova. In molti si sono messi in fila con la preoccupazione di non finire in qualche elenco giornalistico di chi ha fatto il test e chi no. Ci stavo pensando anch'io.
Poi ho letto il "Caro diario" scritto da Fausto Valtriani e intitolato CURSUS HONORUM (in allegato) e ci ho ripensato. Mi sono chiesto se è proprio questo il modo di difendere la dignità del Parlamento e se è giusto affidare questo compito alle iniziative strumentali di uno come Giovanardi, che anche per le dichiarazioni che ha fatto sul caso Cucchi, merita davvero poca considerazione. E la risposta è che ho deciso di non fare il test, a meno che non me lo chiedano gli elettori o i frequentatori di questo sito. In questo senso vi chiedo un'opinione. Anche per trovare un po' di conforto visto che alcuni compagni di banco mi dicono che i loro elettori hanno molto apprezzato la decisione di sottoporsi al test. Quindi fatevi sentire.
Oggi invece discuteremo in prima commissione il decreto legge omnibus che contiene anche le norme sui servizi pubblici locali e in particolare sul servizio idrico. Abbiamo lavorato alla presentazione di molti emendamenti e vedremo come si comporterà la maggioranza. Ma la cosa più probabile è che andremo ad un confronto duro che può sfociare nell'ennesima richiesta del voto di fiducia. Intanto si avvicinano i tempi per i nuovi assetti dirigenziali del Pd, tutti ne parlano e qualcuno si agita, e tiene banco l'aspettativa difficile ma importante su mister Pesc. Certo che, se D'Alema ce la fa, è davvero un bel colpo per l'Italia e anche per il Pd. Altro che Rutelli&C…… Certo sorprende che in tre giorni si è data vita ad una nuova formazione politica con un atto che di solito richiede mesi di lavoro.
Ho letto i commenti sull'ultimo blog, articolati e impegnativi, e ci tornerò sopra prossimamente. Invece sono contento che sulla candidatura di Enrico Rossi per la Presidenza della Regione si stia realizzando una convergenza molto ampia. L'annuncio di Federico Gelli sulla scelta di non candidarsi è un fatto significativo che va apprezzato. Tuttavia mi auguro che le primarie si facciano. Se non altro per confermare la posizione che abbiamo più volte illustrato nei congressi che la mozione Bersani non era affatto contraria al confronto fra più candidati. Per questo spero che oltre a Enrico ci sia qualche altro concorrente.
6 Commenti
caro Paolo,
io sono da molto tempo un tuo elettore, e come tale ritengo che il fatto di sottoporsi al test antidroga non sia affatto lo strumento per difendere la dignità al parlamento ; questa dignità la difendono i tanti parlamentari che , come te oggi e come molti altri in passato, hanno lavorato e lavorano con dedizione e impegno per tentare di governare questo scombinato paese.
L’Italia ha bisogno di serietà e lavoro, e non di folklore politico e mediatico ; quindi condivido completamente la tua decisone di non sottoporti al test, e spero che molti altri siano dello stesso parere.
Altro argomento le primarie per la Regione Toscana.
Le elezioni regionali del 2010 sono un appuntamento politicamente importantissimo ; e come tu per primo hai scritto con Enrico Rossi il PD presenta un candidato di grande qualità politica ed una persona all’altezza del ruolo, capace di governare e di innovare .
Quindi Enrico presidente: con un percorso che non elimini le primarie , ma metta al centro i programmi , i contenuti , la voglia di governare bene la Toscana e le sue città , insieme ai cittadini e per i cittadini.
Va valutata molto positivamente la posizione di chi come Federico Gelli si riconosce in questo movimento , nella voglia di unità che è profonda fra gli elettori , ed è un segno forte di fiducia in una politica seria.
Una politica che non si pone il problema di stupire con effetti più o meno speciali, ma che lavora e lavorerà per risolvere i quotidiani problemi dei cittadini toscani,per costruire il futuro dei giovani, per la serenità di chi dopo una vita di lavoro non può rassegnarsi ad un’esistenza difficile. E molto altro ancora, da costruire con impegno e fiducia.
Buona giornata Paolo, e buon lavoro
Manrico
Si diceva una volta: Excusatio non petita, accusatio manifesta
Di questo mi sa il test antidroga. Anche perche` su questa vicenda della droga secondo me si sta facendo confusione, appunto; proviamo a rimettere insieme il discorso droga illegale- criminalita` e politiche di riduzione del danno?
Intanto Giovanardi estrinseca il suo parere su Stefano Cucchi, ammazzato di botte, e nonostante cio’ lucido al punto di lasciarsi morire di fame per avere (o che pretesa inammissibile!) un avvocato al suo fianco. Lo stato di diritto dove e` finito?
Ci sarebbero molte altre cose da commentare, ma per ora basta cosi’. Buon lavoro. Francesca
concordo con manrico su Rossi, primarie e contenuti; sul test antidroga, anch’io penso che la dignità del parlamento e dei parlamentari ( e segnatamente la tua!) non debba passare da questo. Ma c’è da chiedersi come mai siamo arrivati a tal punto, e come mai la moralità e crediblità dei parlamentari sia così a rischio. Come D’Alema, anch’io penso che per un uomo (donna) pubblico non esista privato, o che almeno sia fondamentale che anche nel privato si seguano norme giuridiche ed etiche. Senza fare del moralismo, e senza dimenticare che sempre, in ogni epoca e in ogni paese, ci sono stati problemi ed ipocrisie morali accoppiati alla politica, mi chiedo però come mai nessuno al mondo avrebbe pensato che De Gasperi, o Amendola, o Foa, o i fondatori della repubblica potessero essere consumatori di droga o frequentatori di ambienti degradati.
Marrazzo, che andava regolarmemte a trans con l’auto blu, e consumava e comprava coca, è persino peggio di Berlusconi, con le sue escort alle quali prometteva, ma quasi mai dava, cariche politiche.
su Rossi e il programma concordo con Manrico. Anch’io penso che la dignità del parlamento, e segnatamente la tua (!) non debba passare dal test antidroga. Tuttavia c’è da chiedersi come mai si sia arrivati a queso punto e come mai la credibilità e moralità dei parlamentari sia oggi così a rischio. Anch’io come D’Alema penso che per un uomo o donna pubblici debbano essere al di sopra di ogni sospetto, che il privato è quasi totalmente, per loro, pubblico, e che si debbano seguire anche nel privato norme etiche e giuridiche; e senza dimenticare che in ogni tempo e in molti paesi la politica è spesso andata a bracetto con comportamenti poco morali e molte ipocrisie, mi chiedo come mai a nessuno sarebbe venuto in mente che De Gasperi, o Amendola, o Foa, o i fondatori della repubblica potessere essere frequentatori di luoghi e compagnie degradate; in questo senso, Marrazzo, che andava regolarmente a trans con l’auto blu, comprando e consumando droga, è persino peggio di Berlusconi e delle sue escort, alle quali prometteva, ma quasi mai dava, cariche politiche. Quando si corre dietro alla politica spettacolo e ai personaggi noti, prescindendo dal loro valore intrinseco – e la sinistra non è da meno – i risultati sono disatrosi
test antidroga proprio no!
Caro Paolo,
non credo che il test antidroga sia una cosa obbligatoriamente necessaria o meno da fare. E’ veramente molto personale. Tuttavia trovo giusto, il tuo riferimento all’elettorato. Condivido molto quello che dice Manrico anche se, personalmente, non considero i test antidroga all’origine un fenomeno mediatico, quanto piuttosto un duro e preoccupante riscontro di una degradazione socio-culturale che essendo presente nella società, trova collazione anche con chi la società rappresenta. E’ vero comunque, che la dignità del parlamento e della politica passa dalla dedizione costante dei suoi addetti e non da un test antidroga. Su questo non ci piove. Dunque, da elettore e frequentatore di questo sito, ti dico Paolo che non essendo tu un rappresentante del degrado sopraccitato, il test non devi farlo. Grazie di averci fatto partecipi di questo dubbio. Ti auguro buon lavoro