Oggi, lunedì, sono di nuovo tornato a Roma dopo la scampagnata di ieri: sette ore di macchina per due ore e mezzo di "congresso" pdemocratico. Del resto con queste regole c'è poco da discutere. Bisogna invece scarpinare per fare campagna elettorale e portare più gente possibile a votare il 25 ottobre, perché la partecipazione è il principale elemento di vitalità che ci può dare un po' di ossigeno e può far vedere che il Pd, tutto sommato, c'è ancora. Ovviamente poi ci vuole una guida. Ma ne riparleremo. Intanto, ripensando agli interventi di ieri, mi è venuto di fare un confronto fra il discorso da oppositore di Franceschini e quello di Veltroni alla Camera il 14 maggio del 2008, all'insediamento del Governo Berlusconi. Con Internet è facile sentirli di seguito. Quello di Veltroni si trova nell'archivio delle sedute sul sito della Camera. A proposito di antiberlusconismo…… E' impressionante: sembra che Dario non sia mai stato vice e poi segretario, ma è come se si candidasse ora contro il segretario Veltroni. Guardate anche voi e ditemi cosa ne pensate. Comunque oggi il mio dovere di deputato era quello di intervenire in aula sulle proposte di legge riguardanti la soppressione delle province. Proposte avanzate e cavalcate sull'onda della demagogia più spinta dall'IdV e dall'Udc. Mentre il Pdl, che per programma e per bocca di Berlusconi aveva annunciato l'abolizione delle province, si è rimangiato tutto. Potere di Bossi e della Lega. Noi avevamo scritto nel programma "eliminazione delle Province là dove si costituiscono le città metropolitane" e lì siamo rimasti. Coerentemente. Perché per noi la priorità è l'attuazione del Titolo V della Costituzione e non di cambiarla di nuovo. E quindi l'esigenza principale è quella di fare la riforma del sistema delle autonomie locali (il cosiddetto Codice delle autonomie) con legge ordinaria. Istituendo anche le città metropolitane. Nell'intervento che potete vedere, credo, sul sito della Camera cercando la seduta del 22 0ttobre, ho cercato di spiegare il senso della nostra posizione in modo argomentato. Eppure ciò non è valso a calmare i bollenti spiriti della demagogia dipietrista. Erano, sono, così spiritati da dimenticarsi del tutto che loro, il programma presentato da Veltroni, lo avevano sottoscritto. Ma al di fuori della polemica e della battaglia politica con gli altri, a me interessa sapere anche le vostre opinioni su questo punto. Gli interventi in video o in resoconto scritto, ripeto, si trovano facilmente sul sito della Camera.
2 Commenti
http://virus.unita.it/vignetta/staino
sigh,potrebbe anche succedere …. purtroppo. Il 26 fatemi tornare a casa, vi prego. Comunque, nella ‘capanna’ ho fatto un po’ di spazio, stringendoci, almeno saremmo tra amici.
ps condivido l’intervento di paolo
Caro Paolo, accolgo il tuo invito ad esprimere un parere in relazione all’intervento di Franceschini alla Convention, comparandolo al discorso che Veltroni pronunciò alla Camera in occasione dell’insediamento del governo Berlusconi nel maggio del 2008.
Così sono andata a ricercarmi questa documentazione, ho ascoltato anche l’intervento di Bersani di domenica scorsa e francamente devo dire che il discorso di Franceschini ha toni e temi che non incontrano la mia condivisione. Innanzitutto trovo inopportuno e soprattutto strumentale il tono comiziesco , che gli sarà valso i lunghi e ripetuti applausi della platea, ma che, a mio avviso, non si addiceva ad un meeting di confronto tra i tre candidati. E poi, è vero, sorprende come un segretario uscente non tracci un bilancio del lavoro svolto in una fase delicata per il partito e critica per il Paese, non riferisca di una esperienza così importante nel momento in cui si candida a quella stessa carica. Franceschini sembra rimuovere la sua attività politica di segretario svolta in questi mesi, considerarla ininfluente, quasi volesse ricrearsi una verginità , dissociarsi da responsabilità da cui invece non è possibile prendere le distanze. Sì Paolo, pare proprio che il segretario uscente sia Veltroni e non Franceschini e che questi non aspetti altro che di essere eletto alle primarie per dare avvio al suo progetto politico. Ma finora dove è stato, mi chiedo? Ed aggiungo : dove era quando i due governi di centro-sinistra non hanno affrontato la questione del conflitto di interessi, tema che ha richiamato nel suo discorso?
Inoltre non condivido la sua idea sul partito postidentitario ; anzi credo, come sostiene Bersani, “ che senza una identità riconoscibile ogni gesto mette un interrogativo su chi sei davvero, senza una identità riconoscibile ti privi un messaggio di senso verso le generazioni nuove, ti disarmi verso una destra che sparge ideologia prima della proposta politica o dell’azione di governo”. E neanche condivido, come Franceschini sostiene non senza un fine strumentale, un sistema per il quale gli elettori votano il segretario del partito. Citando ancora Bersani, iscritti ed elettori sono le due componenti del PD, ma la sovranità appartiene agli iscritti, i quali, sulla base di regole, la delegano agli elettori in determinate occasioni . Tuttavia le primarie mantengono il loro valore democratico in quanto aperte agli elettori per la scelta dei candidati a cariche monocratiche, quali quella di sindaci, presidenti di provincia e di regione, presidente del Consiglio.
Quanto al problema dell’abolizione delle province, ritengo, sulla scorta della mia esperienza lavorativa, che sia corretto affrontare tale questione nell’ambito della riforma delle autonomie locali, privilegiare, per la riforma, criteri che tengano conto della ottimizzazione delle funzioni degli enti e, conseguentemente, normare la materia con legge ordinaria. Mi scuso col responsabile del sito per questo lungo intervento, ma le questioni su cui Paolo ci ha invitato a pronunciarci non potevano essere trattate velocemente.
Paola