Mi auguro che qui prosegua la discussione sul congresso del Pd quando ormai i congressi di circolo si stanno concludendo. Sto pensando di scrivere un taccuino sulle furbizie argomentative, sulle piccole bugie e sulle distorsioni delle posizioni altrui che ho ascoltato nel dibattito congressuale, soprattutto nelle presentazioni delle mozioni. Ma è meglio farlo a congressi finiti.
Ora voglio solo informare su alcune iniziative parlamentari che sto portando avanti. La prima è l'interrogazione a risposta in commissione sulla questione della tutela dei donatori nel trapianto da vivente. L'ho presentata con le firme di Livia Turco, Grazia Gatti e Ermete Realacci. Sullo stesso problema ha presentato un'interrogazione anche Luciana Pedoto che fa parte del gruppo Pd. Abbiamo concordato che ci muoveremo d'intesa. Spero che la risposta arrivi presto.
La seconda è una interpellanza urgente al ministro Tremonti sulla difficile e insostenibile situazione degli enti locali. Per questa tipologia di atti occorrono almeno trenta firme di deputati. Ne ho trovate molte di più e mi dispiace che tanti non figurino perché nella stessa giornata ne avevano firmate altre. Però mi ha fatto piacere trovare un'ampia e sollecita disponibilità su questo problema. I testi li potete leggere negli allegati.
Poi mi sono occupato di dare una risposta tempestiva e chiara ad una insidiosa proposta di legge dell'On. Calderisi del Pdl che vorrebbe introdurre lo sbarramento del 4% nelle leggi elettorali regionali, provinciali e comunali. Lo scopo è evidente: mettere in difficoltà l'Udc per le ormai prossime elezioni regionali eliminando ogni spazio di autonomia. Comunque le posizioni nel merito sono differenziate e anche tra i nostri c'è chi è molto sensibile agli sbarramenti. Tuttavia ho concordato con Franceschini, dopo un giro di opinioni, la nostra posizione di netta contrarietà al disegno di legge. Innanzitutto sul voto regionale, la materia è di totale competenza delle Regioni che la regolano con il proprio statuto e la propria legislazione. Si tratta di una autonomia riconosciuta dalla costituzione e sarebbe una forzatura inaccettabile intervenire in proposito con legge nazionale. Invece sulla legge 81 che norma le elezioni provinciali e comunali il Parlamento può intervenire. Ma secondo noi è sbagliato perché quella legge funziona bene: finora ha garantito stabilità e governabilità agli enti, perché insieme all'elezione diretta dei sindaci e dei presidenti viene assegnato il premio di maggioranza e nello stesso tempo garantisce un'ampia rappresentanza. Introdurre la soglia del 4% vorrebbe dire alterare in modo eccessivo i rapporti elettorali e ridimensionare drasticamente la rappresentanza. Su queste chiare posizioni ci muoveremo nel confronto parlamentare e in quello tra le forze politiche. Mi dispiace che il giornale di Rifondazione comunista, Liberazione, nel commentarle abbia si condiviso il merito ma ricercando comunque motivi o pretesti per polemizzare con il Pd.
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