La settimana appena trascorsa ci ha dato i primi segnali sui guasti che vengono messi in atto con la legge voluta dal governo e dalla Lega che stabilisce il reato di immigrazione clandestina e apre la strada alle ronde. L'ennesima tragedia di questi giorni, con più di settanta immigrati dispersi in mare è solo una parte, pur drammatica, di un problema che non può essere consegnato alla "normalità". In questo senso è pienamente condivisibile l'editoriale di Scalfari su Repubblica di ieri (in allegato).
Comunque al di là del gretto e inumano populismo sostenuto dalla Lega di Bossi colpisce la miopia delle classi dirigenti, e non solo, convinte di contenere il fenomeno delle migrazioni nei tempi medi con politiche prevalentemente repressive. La memoria è sempre più evanescente e nessuno ricorda che anche nel 2002, quando fu varata la legge "Bossi-Fini", la destra e i leghisti dissero a gran voce che era finita l'era della immigrazione clandestina. Invece subito dopo sono arrivate le sanatorie -e non poteva essere altrimenti- per più si settecentomila immigrati. Ora sono alle prese con il problema delle badanti e si sta creando una grande confusione proprio a causa delle norme sbagliate introdotte con la legge Maroni. Nonostante ciò viene accettata l'ipocrisia di quei ministri che si affannano, con disinvoltura, a difendere i loro provvedimenti e nello stesso tempo a comprendere le ragioni e le denunce dei vescovi italiani. E così sono tutti contenti…….
Altro tema che non può essere archiviato frettolosamente è quello della situazione del sistema carcerario italiano. Il sovraffollamento attuale è insostenibile sul piano umanitario e igenico-sanitario. Ed è insostenibile anche sul piano della prevenzione e della sicurezza. Oggi sul Corriere della Sera c'è un interessante articolo sull'uso del personale di vigilanza dal titolo "Quegli agenti scomparsi dalle carceri" (in allegato) che riporta all'attenzione un problema non nuovo. Purtroppo anche ministri, all'epoca di centrosinistra, come Mastella si sono distinti nell'opera dei trasferimenti clientelari. Tuttavia è necessario che tutte le componenti politiche e sindacali si facciano carico di una seria riflessione al fine di affrontare davvero le lacune e le storture che gravano sul sistema carcerario, prima ancora di parlare di un piano carceri tutto improntato sulla costruzione di nuovi edifici, peraltro non finanziati.
Su questi problemi e in relazione alla situazione pisana proporrò nei primi giorni di settembre un incontro con le rappresentanze degli agenti del carcere Don Bosco e un confronto anche con le istituzioni locali.
3 Commenti
Basta con le discariche umane, è una vergogna. Bravo Paolo, grazie.
Io credo che i metodi punitivi e repressivi hanno troppo spesso costituito nel nostro Paese (e non solo nel nostro) le linee-guida degli interventi tesi ad affrontare problemi di tipo sociale, quali l’immigrazione e la detenzione carceraria; problemi per i quali occorrerebbe invece individuare ed attuare misure di maggiore civiltà. Ma non si è abituati a considerare chi ha commesso un reato come persona che necessita di aiuti e supporti finalizzati ad un suo recupero e quindi ad un suo reinserimento nella società. Meglio isolarlo, relegarlo in un istituto di pena, consegnarlo ad un sistema carcerario infernale: minori costi per lo Stato e maggior consensi da coloro che, altrimenti, sentirebbero messa a rischio la propria sicurezza (il diritto alla sicurezza non è in discussione, in discussione sono le modalità con cui il governo ha deciso di tutelarla). Analoga considerazione vale per la questione dell’immigrazione. Mi sembra che mai come ora paghino le soluzioni “viscerali”, che rispondono con successo a spinte impulsive, dettate dalla paura, dalla non conoscenza dei problemi; così queste spinte vengono avallate e rafforzate, anziché contenute e smontate. E ciò conferma l’impressione che la maggioranza degli Italiani non abbia più né cervello, né cuore. Per questo ribadisco la necessità di pensare un progetto concreto che abbia l’obiettivo di una laica ri-umanizzazione. Sicuramente non è semplice, ma di certo è urgente.
Paola
Andrea
Giusto Paolo, parole sacrosante e l’editoriale di Scalfari è veramente azzeccato. Il governo poi sulla questione clandestini sta andando al di fuori di ogni logica e morale, anche di quella religiosa della quale spesso si fanno paladini. Questi sono variabili politiche impazzite!! E la cosa drammatica è che fanno di ciò uno dei loro fattori di forza politica e di propaganda. Poi quando vengono fuori iniziative come “Rimbalza il clandestino”… Ma è il mondo che va all’indietro o è il governo che ce lo porta?
Sulle carceri poi niente di cui stupirsi, è solo l’ennesima prova che il governo di sicurezza, di quella concreta e non di quella sventolata, non capisce niente (basti vedere cosa sta succedendo a Pisa con la protesta dei carcerati a causa della mancanza d’acqua). E’ molto competente invece nel costruire slogan. Incomincio a pensare che addirittura Juan Domingo Peron e altri leader populisti dell’America Latina avrebbero avuto molto da imparare dal nostro governo delle banane in quanto a slogan… Tanto per fare qualche ricorso storico, mi sembra di vedere il generale Galtieri quando urlava al popolo argentino: “Las Malvinas son argentinas”!! Uno slogan populista per eccellenza inneggiare alla conquista di un territorio rivendicato con un intervento militare, proprio quando il paese era nel pieno di una crisi economica. Come è andata a finire lo sappiamo bene, Galtieri capitolò e di conseguenza, dopo poco tempo, anche la dittatura. Ho drammatizzato, ma credo il concetto tenga.
Gli slogan populistici sono spesso pieni di retorica, sono un metodo di consenso molto efficace specie quando le persone sono più suscettibili e arrivano a conclusioni più sbrigative, ma dietro di questi c’è sempre una menzogna, una falsità. E allora alcune domande si pongono: quanto potranno durare le prese di giro del governo? E a quali scenari preoccupanti ci porteranno? Ma soprattutto, le persone capiscono che il governo ci prende in giro a tutto campo, dalla sicurezza alla crisi economica? Oppure basta dire che i clandestini vengono respinti, che la crisi sta finendo, che le ronde portano sicurezza, per rendere contenti gli italiani? Alla fine, gli italiani che approvano il governo hanno gli occhi aperti o in questo momento sono un po’ distratti? No perché se davvero hanno gli occhi aperti mi preoccupo sul serio e posso garantire che sono già abbastanza preoccupato…
Andrea