Come certamente saprete il Parlamento ha chiuso i lavori con l'inizio di agosto. L'ultimo provvedimento approvato, prima alla Camera e poi al Senato,con il voto di fiducia, è il decreto legge 78, il cosiddetto "anticrisi", che è diventato la manna per gli esportatori illegali di capitali. Sicuramente un bel segnale per gli evasori in un Paese dove, secondo l'Istat, sono 8 milioni le persone che possono spendere non più di mille euro mensili. E si tratta della fascia di "povertà relativa" perché al di sotto di questa c'è la "povertà vera e propria". Sul merito del provvedimento e del DPEF trovate in homepage una nota preparata dal gruppo del Pd allo scopo di favorire la conoscenza di valutazioni e proposte che hanno caratterizzato la nostra iniziativa parlamentare. Purtroppo i risultati concreti non ci sono stati perché il governo e la maggioranza hanno impedito un confronto reale. Oggi le dichiarazioni del Presidente Fini, che torna a parlare della necessità di rispettare le prerogative del Parlamento stabilite dalla Costituzione, suonano come una conferma della nostra denuncia, ma appaiono per certi versi tardive rispetto alle forzature attuate in queste settimane.
Ho trascorso questo fine settimana continuando a seguire alcuni impegni politici, come la lettura e l'adesione alla proposta di legge scritta da Roberto Zaccaria dal titolo "Norme per la prevenzione delle situazioni di conflitto di interesse dei titolari di cariche di Governo e per l'accesso alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza". Ma sono riuscito comunque a passare una bella serata con amici a Pontedera, allo spazio Bocca d'Era, dove si può frescheggiare, bere, cenare e, fino alle sette di sera, fare una bella gita in battello sull'Arno con paesaggi inediti e aironi che non penseresti mai di trovare da quelle parti. Poi ho iniziato la lettura della pila di libri che avevo messo da parte per le vacanze. Il primo è un giallo con un titolo che mi ha fatto pensare al congresso del Pd: "Vedi di non morire".
Per restare in tema e tornare all'impegno politico mi sembra giusto qui ricordare, per chi non l'ha già letto sulla stampa locale, che ho accettato la proposta di fare il coordinatore della mozione Bersani per la provincia di Pisa. La cosa è avvenuta nella assemblea di giovedi scorso a Pisanova. C'erano tante persone, sono state raccolte più di seicento adesioni alla mozione in poche ore, ed è stato costituito un comitato rappresentativo di tutto il territorio. Ovviamente si tratta di un impegno temporaneo, legato alle scadenze dei congressi nazionale e regionale, mentre i passaggi congressuali di tipo provinciale e comunale sono stati indicati per dopo le elezioni regionali del marzo 2010.
E' evidente che il congresso non deve distogliere la nostra attenzione dai problemi del Paese, dalla battaglia politica, sociale e parlamentare che dobbiamo fare tutti insieme. C ome è evidente che sul piano locale dobbiamo far sentire la nostra voce e il nostro peso, che è quello della principale forza di governo, in modo chiaro e coerente. In particolare mi riferisco alla realtà cittadina di Pisa, dove per diverse vicende in consiglio comunale difficilmente comprensibili, spesso diamo l'impressione di una divisione e di una frammentazione che portano acqua al mulino del centrodestra. Ciò nuoce al lavoro della giunta e di tutto il partito nel rapporto con la città. Per questa ragione e tanto più in una fase congressuale dobbiamo costruire il massimo di confronto e di collegialità nelle scelte che riguardano la politica cittadina. Comunque buone vacanze per chi c'è già e per chi ci sta andando. Lo farò anch'io, ma neilimiti del possibile continuerò a seguire il sito e il blog.
Nessun Commento