Queste ultime ore di attività parlamentare, prima della pausa feriale, confermano il processo di alterazione e di svuotamento del Parlamento perseguito dalla maggioranza di centrodestra come ha ben messo in evidenza anche Massimo Giannini su Repubblica. Non era ancora finito l'effetto dell'approvazione con la fiducia del decreto legge cosiddetto "anti-crisi" che il governo ha annunciato ulteriori correttivi per accomodare le proprie contraddizioni. Tutto ciò mentre i sindaci delle zone terremotate protestano per l'azione prevalentemente propagandistica dell'attività di ricostruzione, le cifre della crisi aumentano e nel mondo si sparla dell'Italia e del suo Presidente del Consiglio.
Confesso che mi sono divertito a leggere gli estratti dei due articoli che il Daily Telegraph ha dedicato a Berlusconi paragonandolo al gangster Al Capone. Si tratta di un giornale di orientamento conservatore ma uno degli autori ha un nome molto simpatico: Nick Pisa. Direi un po' meglio di Giulia di Pisa che fa la pubblicità alla Coca Cola. Anche la rinuncia del Ministro Maroni al suo concerto a Porretta Terme, pur di evitare la contestazione dei sindaci emiliani sul patto di stabilità, è stata divertente. Poteva fare il signore e invitare i sindaci a cantare qualche pezzo con lui visto che il Ministro degli Interni dovrebbe avere una certa vicinanza con gli amministratori locali. Pazienza. Si vede che i leghisti non hanno spirito anche perché un sindaco emiliano è quanto di più buono e pastoso si possa trovare in giro. Ma chissà che la vera ragione non sia stata la paura delle ronde …
Comunque per tornare alle cose serie il comportamento del Pd nel dibattito alla Camera sul decreto e poi sul DPEF è stato esemplare: per l'impegno nel merito dei deputati delle commissioni bilancio e finanze e per il forte senso di coesione, nella battaglia sul tema della crisi economica, trasmesso dagli interventi di Bersani e Franceschini. Ma questi nomi ci portano subito a pensare al congresso. In proposito ho scritto due pezzi, uno dei quali pubblicato dal Tirreno e l'altro forse lo metterà l'Unità. Chi vuole può leggerli sul sito e anche commentarli.
Poi vorrei raccontare delle due iniziative fatte a Roma con i giovani amministratori del Pd e a Massa con Luigi Manconi per la presentazione del suo libro "Un'anima per il Pd", a cui ha partecipato anche il sindaco di Livorno Cosimi. Sono stati incontri interessanti dai quali ho ricavato il senso di una vivacità che fa ben sperare e il libro di Manconi è un contributo utile. Lo dico per stemperare il giudizio eccessivamente pessimistico di Henry. La mia risposta al suo commento è "tiriamoci un po' su". Per quanto riguarda Domenico ovviamente può scrivere ciò che vuole. Ma se esagera, in quantità voglio dire, non mi sento obbligato a leggere e salto. In fondo il blog lo tengo per avere un canale di confronto, di ascolto e di discussione, con gli elettori ma non intendo fare il blogger che sta al computer da mattina a sera. Tuttavia caro Domenico dovresti riflettere su alcuni giudizi non proprio cortesi come quando hai alluso ad una sorta di tradimento del mandato di rappresentanza o hai usato, come nell'ultimo commento, in modo arbitrario frasi estratte da un contesto più ampio per attribuirmi una opinione più chiusa e rigida di quella che ho sostenuto. Basta rileggere interamente il taccuino del 21 luglio e confrontarlo con la tua "sintesi". Poiché io sono favorevole all'idea di regolare il "fine vita" non posso essere contrario al concetto di "staccare la spina". Però questa decisione deve essere esercitata nella piena libertà di scelta di ciascuno. A risentirci presto…
4 Commenti
Rispondo perché vengo chiamato in causa, probabilmente superando le 30 righe.
“Ma se esagera, in quantità voglio dire, non mi sento obbligato a leggere e salto. In fondo il blog lo tengo per avere un canale di confronto, di ascolto e di discussione, con gli elettori ma non intendo fare il blogger che sta al computer da mattina a sera.”
Certo, nessuno glielo chiede e stato per diverso tempo senza dare risposte ha quanto scrivevo e questo non h impedito che io continuassi a scrivere.
Ma qui è diverso lei passa e afferma che Fausto nella sua sintesi è “sublimale”, confermo che anche il nonno di domenico diceva la stessa cosa, ma era rivolta ai figli o nipoti, qui siamo fra adulti e domenico cammina con le sue gambe dall’età di 14 anni da quando è entrato nel mondo del lavoro, oggi ne ha 50 e mette insieme che 2+2 fa 4 .
“Tuttavia caro Domenico dovresti riflettere su alcuni giudizi non proprio cortesi come quando hai alluso ad una sorta di tradimento del mandato di rappresentanza”
Onestamente o riletto e ricercato se c’era qualcosa di collegabile a queste affermazioni sottintese che lei mi attribuisce, se non devo andare indietro di diversi articoli non mi sembra di avere detto questo. O sempre riportato esempi di fatti veri e concreti, ma non per criticare a vanvera ma per dire “ che forse c’è un problema” almeno dal mio punto di vista. Ma essendo un punto di vista uno può rispondere o lasciar perdere.
“ hai usato, come nell’ultimo commento, in modo arbitrario frasi estratte da un contesto più ampio per attribuirmi una opinione più chiusa e rigida di quella che ho sostenuto.”
NO, mi dispiace ma non e’ così, io riporto quanto da lei scritto e sul quale io avevo chiesto chiarimenti e prima della sua gentile risposta avevo detto che se era così io non ero d’accordo ( anche qui basta rileggere), lei risponde per chiarire cosa intende per iscritti e simpatizzanti, ma mantiene ferma la sua tesi che le decisioni devono essere prese dagli iscritti, fra l’altro tesi fino a quel momento di Bersani e di D’Alema. Tanto è vero che nell’ultimo commento faccio notare che Bersani ha fatto uno spostamento in merito spiazzando tutti cosa che fa notare anche il Senatore del PD Ceccanti.
Ma non è un problema, perchè da qui ad ottobre fra articoli e commenti le mozioni saranno uguali, non ci saranno mozioni distanti e contrastanti, e qualcuno affermerà che è normale essendo mozioni del solito partito.
Allora su cosa mi devo basare per scegliere una mozione?
Io mi baso anche sulle persone che la devono attuare quella mozione.
Di qui i miei dubbi su cosa intende Bersani per partito di “sinistra e liberale” fra l’altro ribadito ieri nell’intervista rilasciata al Riformista. E cosa intende per “riformismo emiliano”.
Possono sembrare cose da poco conto ma non non lo sono, basta vedere il filmato indicato della festa del PD nazionale di Firenze.
SE si è Liberali se si guarda all’individuo. Se si passa dalla rappresentanza di classe a quella di ceto, gli individui appartenenti al medesimo ceto sono diversi per lavoro, classe e reddito ma stanno insieme perché condividono valori comuni . La rappresentanza di ceto che si dichiara liberale ma attenta al sociale, non distingue i buoni dai cattivi in base alla classe sociale e alla sua appartenenza dichiarata mediante una tessera. Gli individui si distinguono fra “buoni e cattivi” per il solo fatto se sono o non sono socialmente responsabili, è socialmente responsabile chi rispetta le norme liberamente condivise, perché questo è il riscontro reale alla nostra morale. O cercato di rendere la cosa semplice e stemperata, ma da qui nasce il problema della responsabilità sociale dell’impresa che non è politica ma filantropica se non esiste in primis la responsabilità sociale della società.
Non mi dilungo i temi sarebbero tanti, e non so se interessano.
Approfitto per dire un cosa, nell’ultimo incontro pubblico sulla crisi avvenuto a Bientina, involontariamente ho contraddetto una ragazza che affermava che questa crisi non era paragonabile a quella del 29. La mi contraddizione nasceva dal fatto che repubblica consigliava di rileggere il “ Grande Crollo” di J.K. Galbraith, cosa che condivido, e per quel che può valere avevo scritto alcuni mesi prima sul blog con cui collaboro.
CHIUDO SCUSA A QUELLA RAGAZZA PER I MODI ISTINTIVI ,E CHE POSSONO ESSERE SEMBRATI SCORTESI.
Siccome penso che legga questo sito, se gli interessa approfondire l’argomento segnalo un Papers della Banca D’Italia dal titolo “Le principali recessioni italiane: un confronto retrospettivo” che evidenzia le convergenze fra questa Crisi e quella del 29. Il papers è scaricabile dal sito di Bankitalia o da quello del PD di Bientina.
Se non siamo arrivati a tanta disperazione come all’ora è perché chi più e chi meno siamo intervenuti con vari finanziamenti al sistema economico e il Welfar per il momento fa da ammortizzatore.
Bersani è preoccupato quando afferma dobbiamo vedere come verrà spalmato l’eccesso di produzione. Ecco è la solita preoccupazione di chi afferma ( sperando vivamente di sbagliarsi) la crisi vera deve ancora venire perché voglio capire dove li ricollochiamo quando sarà finito il periodo di CIG?
Intervengo in quanto gestore del sito per dire tre cose in una decina di righe. (1) Nessuno viene cacciato da questo sito, nè invitato “a staccare la spina”: il fatto che tu abbia postato un nuovo commento di 73 righe ne è la dimostrazione ipso facto. Dunque “avevi perfettamente” capito male. (2) Il fatto che te ne sia bellamente fregato della richiesta di contenere i commenti in 30 righe (poi se sono 35 poco male …) è un modo poco furbo di prendere per i fondelli chi gestisce questo sito (nonostante ciò nessuno ti ha mai più detto nulla e non perchè non se ne sia accorto). (3) Infine un’opinione personale:la sintesi è virtù, la logorrea difetto.
Francesco Paletti
redazione sito
OK, non è mia intenzione continuare su questa strada.
1 – che superavo le trenta righe lo avevo premesso ( forse sarebbe stato formalmente coretto lo ammetto scriverne due da 35 righe invece di due commenti in uno).
2 – E’ probabile che la sintesi sia una virtù, ma bisogna averla ed è probabilmente che io non la possieda. Come è probabile che da un altro punto di vista la sintesi sia un modo per non essere chiari . Ti faccio notare che mi hai dato del malato mentale…….avresti ragione se percepivo la pensione di accompagnamento, o se ero un disadattato sociale, forse lo sono su tante cose, ma non è così nella realtà quotidiana che di solito affronto normalmente come la maggior parte degli individui.
3 . Non ho detto stacco la spina nel senso che mi censurate e non postate i miei commenti (dove è scritto?), ma stacco la spina unilateralmente dal dialogo politico, è probabile che quello che per me è politico o che io ritengo un problema non lo sia per altri.
Faccio notare cosa scrive il Tirreno di oggi a pag.3 ” NON VEDONO UN EURO DA MESI. IL GOVERNO SI E DIMENTICATO DI PAGARE DODICIMILA CASSA INTEGRATI TOSCANI” Prevalentemente la CIG in deroga che viene concessa a chi lavora nelle PMI (concessa e non un diritto, brutta cosa per una democrazia che dovrebbe tendere all’uguaglianza dei diritti e dei doveri sopratutto nel 2009).
Ho rimuginato sul tirarsi un po’ su, arrivando alla conclusione positivista e buonista che in fondo è estate: godiamocela e poi, pensandoci bene, il PD mica può risolvere tutti i problemi del mondo ….
In effetti, se ragiono con il cervello (come ben noto l’organo meno stimolato) di Berlusconi il mondo è una cosa meravigliosa, un orgia di piacere e tutti sono felici e contenti. Beh, a pensarci bene non proprio tutti, diciamo quasi. Infatti, fanno eccezione: il 4,6% di giovani italiani che è nella fascia di povertà assoluta, oppure, i 12 mila disoccupati toscani che non percepiscono la cassa integrazione ma anche, i dipendenti della Nettare che da mesi non ricevono lo stipendio. Per non parlare dei giovani sfruttati con forme abominevoli in molti call centers, dei terremotati che preferiscono una casa alla crociera (consigliata dal “non santo”). Per arrivare, a chi chiede sicurezza e verità (erano almeno 15 mila) su una strage ferroviaria e scopre che chi ci governa si è scordato che non c’è nazione senza giustizia e solidarietà. Aggiungiamo alla lista degli scontenti (ai tempi di Berlusconi si chiamano sfigati) i precari divenuti volontari e tanti altri ancora (compreso il sottoscritto). Non sarà una bella estate per i clandestini, a loro la vacanza invece, il governo italiano la paga, nelle patrie galere e nei CPA.
Ho deciso non andrò in vacanza, farò come la talpa di una famosa striscia degli anni ‘90, Lupo Alberto, andrò alla guerra contro l’imbecillità ed è inutile dire che “ben difficilmente sarò di ritorno per la cena”. Una mia personale guerra, munito di colapasta e forchettone, al male assoluto che affligge la nostra società moderna, l’imbecillità endemica e diffusa. Tracce sono presenti nell’ampio consenso, superiore al 50%, goduto dal premier, nelle ronde fasciste e xenofobe che proteggono e vigilano le nostre città, nei 15 onorevoli del PD che si sono premurati di scrivere all’unità criticando la pubblicazione di una striscia satirica e non si sono assolutamente posti il problema di sospendere, in via temporale e cautelativa, un proprio senatore inquisito a Bari per tangenti ed altro. L’imbecillità non ha confini, lo si capisce dalla storia dello zelante manager pisano che decide di imitare James Bond e confonde un centro sociale con la Spectra, esempi pratici di un estate ai tempi di Berlusconi. Buone vacanze.