Ieri sera abbiamo votato contro la fiducia richiesta per l'ennesima volta dal governo su un decreto legge costruito in modo costituzionalmente discutibile. Tanto è vero che il Presidente della Camera è intervenuto per censurare alcuni punti e comportamenti proposti dalla sua maggioranza. Il dibattito sì è concluso nel tardo pomeriggio e gli interventi più incisivi dell'opposizione sono stati quelli di Casini e di Bersani.
Quest'ultimo in particolare è stato molto forte e applaudito. Era in diretta Rai e chi vuole può rivederlo sul sito della Camera. Tremonti l'ha ascoltato con un certo fastidio perché con la forza degli argomenti veniva smontato l'impianto propagandistico della politica economica del governo e messa in luce la profonda inadeguatezza dell'azione anticrisi. Purtroppo nei telegiornali e sui giornali di tutto questo non c'è traccia e dei contenuti si parla poco. E talvolta anche male: penso al Sole 24 ore che ieri titolava con enfasi sulla restituita (… "grazie" a questo decreto) possibilità di spesa degli Enti Locali quando questa possibilità è assai limitata e ben al di sotto delle richieste dei comuni.
Purtroppo il voto sulla fiducia mi ha costretto a rinunciare al dibattito della Festa di San Giuliano Terme con Vasco Errani sul federalismo e al successivo intervento di Dario Franceschini.
Mi dispiace perché è un momento in cui bisogna far prevalere la passione per il dibattito e il confronto su quella, inevitabile, dello schieramento. Spero che all'assemblea cittadina di lunedì sera ci sia questa opportunità. Per quanto i commenti al blog cito Francesca e Amedeo e li ringrazio per lo spirito unitario che li anima. E Fausto per l'ironia paziente che non dobbiamo mai perdere. Salto Domenico che è incontenibile nella sua idea di tenere un blog per conto proprio e è difficile seguire nelle successione dei suoi interventi. Tuttavia ora sono disponibili tutte le mozioni per congresso e le potete leggere sul sito del Pd.
Lo farò anch'io e dirò delle mie impressioni, intanto stasera parteciperò a Massa ad un dibattito sul libro di Luigi Manconi "Un'anima per il Pd". Un titolo che non è male….Oggi dovrò dedicarlo alla sua lettura.
3 Commenti
Capisco perfettamente quando è l’ora di staccare la spina…….
La sua affermazione: “Salto Domenico che è incontenibile nella sua idea di tenere un blog per conto proprio” .
La dice lunga sulla volontà di approfondimento delle analisi politiche, inoltre non è neanche veritiera, perché domenico non ha necessità di venire qui a dire cosa pensa, gestisce già un blog per conto proprio e abbastanza letto, inoltre e fondatore insieme ad altri soggetti conosciuti in rete di un interessante progetto di partecipazione attiva ad un multiblog autogestito e ormai in rete da oltre due anni.
Infatti credevo fino ad oggi che l’uso normale di un blog fosse quello di discussione sulle cose, discussione fra il proprietario e fra i blogger che partecipano.
Penso che a Cuperlo non verrebbe mai in mente di dare certe risposte ( basta andare a vedere) i blogger si confrontano sulle cose con più commenti giornalieri e criticano o approvano l’articolo del proprietario del blog. Ma è evidente che ci sono modi diversi di avvicinarsi alla discussione politica in rete che per sua natura è aperta al confronto e visibile in quanto pubblica.
Inoltre la comunicazione in rete non sfruttando la parte coreografica ( chi scrive non è visibile fisicamente) si basa fortemente sui contenuti ( cosa si scrive).
Fino ad oggi mi era stato chiesto solo di rimanere nelle trenta righe per commento e non di limitare i commenti per singolo post. O di attenermi scrupolosamente al tema che è una regola della rete ma che di fatto è qusi sempre infranta a causa dell’esaurimento dell’argomento dopo i primi commenti sopratutto quando non c’è dibattito fra blogger.
Quindi interpreto la sua affermazione come “ hai scocciato vai da un’altra parte”.
Obbedisco, e il successivo commento sulle cose discusse sarà l’ultimo scritto.
Buon Lavoro e buona lettura fra l’altro il libro in base all’angolazione di lettura è interessante, come “ Il Tesoriere” di Mauro Agostini appunto tesoriere del PD.
Come scritto nel commento precedente c’era una discussione in corso sulle primarie e sul chi vi deve partecipare.
Io avevo chiesto chiarimenti, volendo una partecipazione alle primarie non solo degli iscritti ( i tesserati) ma anche degli elettori ( i simpatizzanti).
Faccio presente che Bersani non aveva ancora messo in rete il suo sito dedicato alle primarie ( da non confondere con il NENS) e che alcuni suoi interventi filmati non erano disponibili all’ora).
Lei risponde ai miei chiarimenti in questo modo:
“Se si affida interamente il processo di selezione e di scelta del gruppo dirigente e delle principali rappresentanze alle primarie, senza che ci sia un reale percorso di confronto e di responsabilità che coinvolga gli iscritti, è assai difficile immaginare un partito organizzato e attivo sul territorio”
“Ma un partito appunto, con sedi e luoghi di confronto che coinvolgano gli iscritti e gruppi dirigenti che si prendano delle responsabilità, non un movimento di componenti che si organizzano sulla base delle primarie.”
E chiara la sua idea di partito in mano ai tesserati in tutto e per tutto ( l’idea di D’Alema).
Bersani invece affermazione non solo nella mozione ma anche nell’incontro con i giovani a Milano.
“ che vuole integrazione e coinvolgimento per le primarie del segretario fra iscritti ( tesserati) che sono coloro che attivamente mantengono attivo sul territorio l’attività politica e gli elettori ( i simpatizzanti) che sono coloro che votano PD ma non partecipano attivamente alla gestione del partito. Naturalmente per evitare infiltrazioni estranee vuole l’albo degli ellettori che deve essere pubblico e certificato.
La conferma arriva anche dal Senatore del PD Ceccanti docente Universitario ed esperto di diritto costituzionale.
Che dal suo blog scrive “Con tutta evidenza la mozione presentata da Bersani ha corretto in due punti fondamentali il discorso si presentazione di candidatura da lui svolto all’Ambra Jovinelli” (1)
Questo è stato per me è un cambiamento di rotta di Bersani che vuole essere più Bersaniano e meno D’Alemiano, da qui il mio ultimo commento nel post precedente.
Certo rimangono aperte alcune cose importanti tipo le “ Libertà individuali” e tutto ciò che ne consegue secondo il pensiero del sociologo e politologo scomparso recentemente R.G. Dahrendorf.
Di qui la mie segnalazioni ( una è un filmato) di due interventi che richiamano le affermazione di alcuni esponenti del mondo delle cooperative, avvenuti in manifestazioni di sicuro politiche e del PD o soggetti e associazioni vicine al PD.
E politica?
è legittimo, oppure la base non ne può parlare di certe cose?
Tanto le dovevo e di nuovo buone cose.
Note:
http://www.ceccanti.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=2304156
“Non ho mai dovuto lottare o sacrificarmi per ottenere le cose che ho sempre sognato di avere …. E che ancora non ho.” (Galvao, 2009)
Ancora una volta, come “giovani” andremo incontro ad un evento politico e storico in ordine sparso, senza vincoli o obbiettivi, senza proposte o risposte e privi di un messaggio condiviso.
Forse è arrivato il tempo di un impegno diverso, di una forte e coraggiosa presa di coscienza generazionale e di maggiore responsabilità ma soprattutto di introdurre nuove idee riformiste nel dibattito in corso (non confondendosi con slogan strumentali che richiamano al nuovismo dirigenziale). Non è cosa da poco. I limiti oggettivi sono tanti, le capacità e la buona volontà certamente non sono sufficienti ad innescare un’adeguata spinta propulsiva e dinamica: le cause dell’immobilismo sono spesso riconducibili ad errori pregressi da parte della politica e della società.
Per questo non mi sento attratto dai candidati in corsa per la segreteria del PD, sebbene capisco l’importanza del confronto in atto, percepisco, altresì, di esserne totalmente avulso. In sostanza, sono precariamente critico perché non si prende in considerazione il valore aggiunto che la mia generazione potrebbe apportare alla costruzione del “nuovo mondo”. Al contrario, non nascondo una certa simpatia ed ammirazione per i giovani compagni di Firenze che nei giorni passati al grido di “occupiamo il partito” hanno, di fatto, occupato il circolo del PD fiorentino: rivendicando, a gran voce, il senso di appartenenza ad un vero processo riformista e progressista che, ad oggi, nel PD è sin troppo sfumato.
A mio avviso, siamo ancora lontani dallo sviluppo di un programma politico armonico ed alternativo alla destra ma, invece, molto vicini alla guerra fratricida di voi, scusate ora si, vecchi. Allora, qualcuno mi spieghi perché dovrei “sacrificarmi” per voi, grazie.