Le uscite di queste ultime ore del Presidente del Consiglio Berlusconi confermano le valutazioni sul tema della democrazia che abbiamo fatto in alcuni dei taccuini passati. L'attacco pretestuoso e farsesco al Parlamento è emblematico e il tema della riduzione del numero dei parlamentari è vergognosamente strumentale visto che da anni sono depositate proposte che lo prevedono e che il partito di Berlusconi ha ignorato o boicottato. Chiaramente il suo obbiettivo è un altro:la trasformazione in senso plebiscitario della democrazia italiana.
Mentre scrivo, ascolto al Tg l'intervento di Napolitano che alza la voce nel passaggio che ammonisce a rispettare le istituzioni e i suoi equilibri. Meno male. Ma se invece del Presidente della Repubblica lo avesse detto qualcun altro non lo avremmo sentito in questi telegiornali che, come sappiamo, sono una "garanzia" per la libertà e la democrazia del nostro Paese. Sembra di essere negli Stati Uniti o in Inghilterra con i media scatenati nel chiedere conto al Presidente del Consiglio delle sue esternazioni e delle sue bugie. Si perché Berlusconi è un bugiardo, ha detto cose false probabilmente su tante cose, ma in modo evidente sulla vicenda di Noemi Letizia. Ha detto che non l'aveva mai incontrata prima della sua comparsata al brindisi di compleanno (imprevista….ma preparata con un sopralluogo della sicurezza) e poi sono apparse le foto e le testimonianze sulla presenza della giovane ad un ricevimento a Villa Madama (al tavolo di Berlusconi) e ai festeggiamenti del Milan. E poi si arrabbia se un giornale, uno, gli fa domande precise proprio su quella storia. Come osa? Però, stiamo tranquilli, ci penserà il resto del nostro sistema di comunicazione a metterlo alle strette. Altro che Clinton! Aspetta e spera……..
Infine una cosa sulla giustizia. Stamani ho incrociato in Corso Italia Enrico Desideri. L'ho salutato con molto piacere. Condivido pienamente il commento di Roberto all'ultimo taccuino. Ovviamente non dobbiamo abbassare la guardia sulla difesa dell'autonomia della magistratura, ma questa difesa per essere efficace e giusta deve camminare insieme all'efficienza del sistema giudiziario e al principio di responsabilità che deve valere per tutti, anche per magistrati.
8 Commenti
Berlusconi è Bugiardo perché è cosi che madre natura lo ha fatto……. è Milanese è nato povero e ora è fra gli uomini più ricchi del mondo, sperare che possa essere diverso da quel che è mi sembra pura Utopia.
Ma purtroppo nel bene e nel male è questa la sua forza.
Una forza talmente dirompente che se insistete ancora con Noemi alla fine fate il suo gioco e danneggiate il partito….perché vi troverete a fare i moralizzatori insieme ai Vescovi che sono gli unici ad essere legittimati in questo compito.
Siamo nell’era di Zapatero, e fermo restando che chiunque abusi di un minorenne è da condannare moralmente e penalmente per ovvi motivi.
Impostare la campagna elettorale degli ultimi giorni sul Berlusconi donnaiolo invece che sui problemi reali e concreti della crisi mi sembra l’ennesimo fallimento di chi non riesce ad entrare in sintonia con gli elettori e si attacca per la disperazione al solito atiberlusconismo logoro e perdente.
Faccio notare, che fra qualche giorno qualcuno comincerà a dire che in fondo Clinton a fatto anche sesso in un luogo “sacro” della politica Americana e che a mentito agli Americani per paura dei puritani.
Poi c’è anche chi ci farà notare che statisti come Kennedy e Mitterand erano degli imperdonabili donnaioli.
Insomma il potere politico affascina spesso il gentil sesso ( chiedo scusa alle donne e alle femministe, per l’affermazione che non tiene conto della loro intelligenza ma solo delle loro eventuali debolezze umane).
Ci occupiamo di Berlusconi e dei suoi fatti privati, ma non ci occupiamo della Continental ( Simens) o della CDC aziende leader nei loro settori che stanno mettendo in cassa integrazione un terzo dei loro dipendenti, ed è solo l’ultima notizia temporale dell’Italia che si sta deindustrializzando per ridurre alcuni o dislocare altrove la produzione.
Agli Italiani, in prima istanza oggi interessa questo, in seconda gli interessa capire come ci siamo arrivati a questo punto, in terza voglio vivere in una comunità che dia sicurezza sotto tutti gli aspetti del vivere sociale, e forse se si sono trovate le giuste soluzioni ai loro problemi quotidiani allora a qualcuno può anche essere interessato a capire la natura psicologica di chi li governa e dell’uso che fa del potere ricevuto da popolo.
Chi fa politica deve essere giusdicato per le scelte politiche. Ma la vicenda di Noemi, e delle forse 40 giovinette portate con l’areo privato in Sardegna per partecipare alla megafesta di fine anno è deprimente. Per chi ha organizzato ma soprattutto per chi ha accettato di salire su quel volo. Ragazze che non sono attrici, non sono cantanti, non sono ballerine, non sono ancora niente; non hanno altro (e certo non è poco) che giovinezza bellezza e book sottobraccio, e sperano, senza far altro che trovare adeguati apoggi, di arrivare alla Tv (Mediaset o Rai non si differenziano granchè).
Le questioni private ognuno se le sfanga con se stesso, e non mi appassionano. Ma il messaggio che questo capo di governo dà è che ci sono scorciatoie spregiudicate per il successo. Scorciatoie spregiudicate che bypassano studio impegno e lavoro.
Ai miei studenti – e anche a mia figlia – dico sempre che impegno e tenacia danno necessariamente frutti.
Non ci crederanno.
PS. Anch’io credo che Desideri debba essere risarcito. E moltissimo. Credo anche che dobbiamo ricordarci che c’è stato un procuratore che, nonostante non avesse evidentemente prove di colpevolezza schiaccianti (se no non si spiegherebbe l’assoluzione con formula piena) ha deciso l’arresto. Accanto alle immancabili dichiarazioni sull’autonomia e rispetto della magistratura, dunque, sarebbero opportuni commenti sulla sua responsabilità ed efficienza.
Caro Domenico,
ora non pensare che sia colpa tua (anzi i dibattiti o monologhi che posti sono sempre interessanti) ma francamente in una società che per parlare di morale deve riconoscere e demandare la legittimità di giudicare ad una superiorità religiosa io che ci sto a fare. Avrei paura di vivere in una società puramente atea e viceversa.
Non fosse altro per la condivisione con le posizioni prese, ultimamente, sia in politica estera che interna dal Pontefice ed anche ovviamente dalla CEI che per bocca di Mons. Bagnasco, oggi, ha aspramente criticato il governo sulle questioni sicurezza e crisi economica (forse invece di invitare idv e udc franceschini faceva meglio a rivolgersi alla cei …).
Il ciarpame è dilagante, siamo certi che in ns candidati non sono bugiardi, rispettano la legalità, condividono veramente i valori che promuovono, non tradiscono la moglie o il marito con veline/i. Saresti disposto a mettere la mano sul fuoco per loro o giurare sulla testa dei tuoi figli? Purtroppo, la linea di demarcazione tra politica e mal costume è svanita e l’uno è diventato strumento dell’altro. Capisco che in uno scenario simile per un genitore ed un insegnante non è facile dare esempio, per fortuna ci sono persone come cristiana, credo che siano in parecchi questa almeno è la mia speranza.
Vedi Domenico io ho un giudizio sulla classe politica assai banale ma molto “vetero comunista” : il politico, nel mio ideale, è colui che vive di etica e responsabilità civica e civile. In passato intere classi politiche sono state formate in questo modo, mi correggo con questo modello. Oggi non è così, perché?
Sono un precario/disoccupato e come tale in cerca perenne di lavoro, sin da giovane ho sempre scartato la professione del politico non mi sento all’altezza, anche se in molti, in passato ed oggi, mi chiedono di “rischiare”, lo dico con sincerità non mi sento adatto in quei panni, vuoi il carattere o il comportamento insomma non potrei proprio farlo. A me piace essere sfrontato, contestatore, egocentrico, border line, prendermi le responsabilità per le mie scelte e pagarne personalmente le conseguenze, peccare per il gusto sottile del peccato non perché il mio status lo richiede e nemmeno perché mi sento protetto da una dispensa/lodo data dalla mia posizione. Mi sento però di poter esprimere dubbi sulla moralità del cavaliere di hardcore perché sono una persona normale, un cittadino e non voglio demandarli alla giustizia divina.
Il commento di Domenico contiene cose ovvie e condivisibili ma parziali -e quindi deboli- nei confronti di ciò che fa e dice il Pd. In primo luogo il taccuino affronta la questione dell’attacco al Parlamento. E’ una questione privata di Berlusconi ? E poi sulla vicenda di Noemi, in cui il Pd e Franceschini non hanno messo bocca per un bel po’, è ininfluente che emerga il comportamento menzognero del Presidente del Consiglio? Non sarebbe stato così se Berlusconi si fosse limitato a dire che questa storia è una vicenda privata e personale punto e basta. O anche se avesse ammesso la “malattia” evocata da Veronica. Invece sono state date versioni, dettagli e spiegazioni che si vanno rivelando false. Forse non è giusto chiedersi nemmeno perché. Però si può passare sopra ad un capo del governo che dice le bugie ? E’ probabile che per moltisia così, in fondo non siamo anglosassoni. Ecco che ritorna il tema delle ipocrisie come senso comune di questo nostro straordinario Paese.
Il “caso Noemi” è un caso politico nella misura, e solo nella misura, in cui il Presidente del Consiglio mente – di continuo, spudoratamente e spesso contraddicendosi – all’opinione pubblica. Questo è il punto (l’unico, a mio avviso) su cui il PD fa bene a battere.
Il resto – le manie dell’uomo Berlusconi, l’uso spregiudicato del potere politico ed economico, il degrado morale che si intuisce appena una mano indiscreta scosta una tenda del palazzo del sultano – potrà forse indignare qualche elettore berlusconiano “moderato” o cattolico, ma non basterà certo a incrinare l’ormai lunga luna di miele del Grande Seduttore. Anzi, c’è persino il rischio cè persino di “una ribalta mediatica che trasformi disvalori e scelte immorali in segni di successo, esempi di un potere che può permettersi tutto, condotte alla moda”. Queste lucidissime parole non sono mie, purtroppo, ma di Mons. Alessandro Plotti, già Arcivescovo di Pisa, in un’importante intervista pubblicata ieri su La Stampa.
Invece, le ripetute menzogne (non quelle dette alla moglie, ma quelle raccontate a tutti noi) possono forse, quelle sì, ridurne un po’, a lungo andare, la credibilità. Spesso, l’unica cosa che non perdona chi si è lasciato sedurre è proprio il tradimento… Per questo, sulle bugie vale la pena di insistere.
Insomma, il problema, ancora una volta, non è Berlusconi, sono gli italiani, come Paolo ha tante volte lasciato intendere (io posso dirlo più chiaramente, perché non sono un politico). O meglio, il problema è Berlusconi in quanto nuova maschera nazionale, capace di esprimere e legittimare il peggio degli italiani. Cioè gli italiani peggiori, ma anche la parte peggiore di ognuno di noi. Su questo, Carlo Galli ha scritto ieri su la Repubblica un articolo illuminante. Io, se avessi un blog, lo pubblicherei…
Caro Herry, scrivo oggi perché ieri pomeriggio non ero in rete.
Mi rivolgo in particolare a te, perché mi sembra di leggere nelle tue non solo una buona dose di umiltà, ma anche un sincero amore per la politica.
Spesso quando scrivo lo faccio di istinto e fra un impegno e l’altro, quando dico che i vescovi sono gli unici che devono giudicare la morale di Berlusconi in questo caso lo faccio pensando all’aspetto sessuale del problema ed è per questo che richiamo Zapatero e metto un fermo sull’aspetto del rapporto con un minore che è sempre e comunque un atto da condannare e da perseguire per legge.
Voglio dire che Berlusca non è ne il primo ne l’ultimo bugiardo che la politica ci regalerà, e per il resto siamo anche d’accordo con chi scrive che il lodo Alfano è una cosa ignobile.
Ma vado oltre posso essere d’accordo su tutto quello che volete sul Berlusconi come uomo politico non è non non sarà mai uno statista stile anni 70/80.
Ma detto questo non farei un servizio ne a me stesso ne a questo sito nel reprimere la mia anima critica che tende a focalizzare i problemi per cercarne di individuarne non solo le cause ma anche le soluzioni, naturalmente secondo il mio punto di vista e in proporzione alle mie capacita (che fra l’altro sono molto limitate).
Vedi herry potremmo chiudere questo discorso con una riflessione di un ex militante della sinistra extraparlamentare degli anni 70 che affermava di recente “ la capacità dei nostri leader di sinistra, si evidenzia nel fatto che Berlusconi governa”.
Vedi herry ieri ero ad una assemblea della CNA di Livorno e successivamente c’è stato un incontro con i candidati a sindaco.
Vuoi sapere quale è stato il motivo dominante dei vari interventi prima nel pomeriggio prima dell’incontro pubblico con i candidati te lo sintetizzo in una sola parola “ io potrei dire il programma del PD quello elaborato da Weltroni” ma forse un mio collega potrebbe dire che lui ci intravede il programma del Berlusca…..lo dico perché il mio intervento che metteva a fuoco una certa nebulosità della dialettica politica a riscontrato un certo apprezzamento. Eppure è stato un intervento breve che metteva in evidenza la carenza della politica di mettere al centro del dibattito l’impresa come un bene sociale, la dove l’impresa è responsabile socialmente ( responsabilità che si manifesta nel rispettare le regole condivise). Ma evidenziavo anche una certa difficoltà nel far passare questo messaggio in questa nuova avventura che è per me la militanza nel PD.
Se non fosse stato per il fatto che ho dichiarato ( volutamente perché è anomala una dichiarazione di questo tipo in una associazione che tutela gli interessi di categoria) che in 50 anni non sono mi stato iscritto ad un partito ma che lo sono ora e nel PD, alcuni potevano pensare che io la penso come Sacconi……o Tremonti…..in fondo anche loro parlano di economia sociale di mercato che è di fatto l’anticamera della politicizzazione della responsabilità sociale ( non esiste la responsabilità dell’impresa come sistema riproduzione di comportamento sociale se è fuori da un sistema di valori sociali condivisi).
Ma detto questo qualcuno potrebbe pensare che nell’incontro pubblico la nebulosità sia sparita e che il programma dei 9 candidati abbia fatto chiarezza.
Credimi sulla parola non è stato cosi, per ammissione degli stessi i programmi hanno diversi punti in comune e tutti dichiarano di avere a cure non solo le PMI che sono la spina dorsale della produzione di ricchezza del paese, ma anche i Valori di cui esse sono portatrici in quanto imprese strettamente collegate con il territorio e di conseguenza volano di coesione sociale.
Non scriverei queste cose sapendo di poter essere facilmente smentito visto che il sindaco Cosimi può essere facilmente contattato dal proprietario del sito.
Concludo con una affermazione che non è mia, ma è di uno di quei leader politici che tu ammiri, e che per un cinquantenne romantico come il sottoscritto cresciuto in una città popolare e popolana è uno dei pochi politici di sinistra degno di questo aggettivo “mi sono iscritto al partito non per ideologia ma per etica”.
Caro domenico,
mi scuso con gli altri utenti perché non vorrei che sembrasse un dibattito tra noi due, peraltro molto amichevole senza neppur conoscerci …. Qualcosa di positivo il pd riesce a farlo, indubbiamente.
La risposta pessimista, insita nel mio carattere pisano, la lascio all’8 di giugno, quando sono convinto non berlusconi ma l’astensionismo, purtroppo, sarà un dato su cui riflettere.
Invece, oggi preferisco ragionare su altre cose, ovvero, la figura del politico. Chiedo venia per quello che scriverò al possessore del blog, visto che siamo in campagna elettorale. Oggettivamente, intendo valutazione oggettiva dei cittadini, si può essere un ottimo leader politico ed un mediocre amministratore, e questo a mio avviso è il caso di Domenici. Al contrario si può essere un ottimo amministratore e peccare come leader, vedi Veltroni. Infine, caro paolo perdonami, si può essere un buon amministratore ed un buon leader politico, come paolo fontanelli (ho usato buono e la minuscola così sembro meno di parte). In realtà quello che mi preme dire è che i tre personaggi Politici citati hanno un senso etico e responsabile della politica in cui mi riconosco e mi auguro ti possa riconoscere anche te. Caro Domenico sono persone come te, Cristiana, Roberto e gli altri che possono costruire dal basso un futuro al ns paese, stanne certo.
Siamo in piena campagna elettorale con Franceschini che è costretto a scusarsi.
Mentre il Cavaliere fa il comodo suo………….
“Più poltrone ai manager di stato.” Fonte: “IL SOLE 24 ORE” di giovedì 28 maggio 2009
L’articolo completo lo potete leggere sul sito del PD di Bientina