Tra pochi giorni, il 24 maggio, scadono gli arresti domiciliari per Aung San Suu Kiy, la leader del movimento democratico birmano -unica opposizione alla dittatura dei militari- e Premio Nobel per la pace. Gli arresti durano da oltre tredici anni e le sue condizioni di salute sono critiche. Il regime militare ha resistito finora a tutte le pressioni internazionali che chiedevano e chiedono la sua liberazione, anche a quelle che chiedevano di consentire il ricorso a cure adeguate. Circolano in questi giorni nuovi appelli e si sviluppano nuove iniziative. Anch'io ho firmato un appello per la sua liberazione e quella di tutti i prigionieri politici birmani rivolto al segretario generale dell'Onu e vi invito a farlo, come ha già fatto anche il Sindaco Filippeschi.
Il Comune di Pisa, che ha dato la cittadinanza onoraria a Aung San Suu Kiy nel 2007, si è caratterizzato nell'azione per chiedere la libertà per lei e per il popolo birmano. Allora perché non pensare ad una iniziativa da fare il 24 maggio ? E' domenica e potremmo ritrovarci in Piazza dei Miracoli, fissando e comunicando un'ora della mattina o del pomeriggio, con uno striscione o con qualcosa che anche attraverso la presenza di tanti turisti stranieri mandi un messaggio, un segnale di solidarietà e di pressione per la liberazione di Aung San Suu Kiy. Magari invitiamo anche l'ambasciatore della Birmania, se c'è, a venire a Pisa a "ritirare" la cittadinanza onoraria….
2 Commenti
Ottimo!
ora eviterei una crisi diplomatica con un regime guidato da militari pazzoidi mentre, proporrei di invitare il rappresentante di amnesty international o l onorevole fassino (visto il ruolo che l UE gli ha dato nella questione burma).