Questo venerdì è stata per me una giornata interamente pisana. Ricevimento d'ufficio, posta, aggiornamento delle notizie locali, qualche telefonata e una piacevole passeggiata sui lungarni. Sui quotidiani ho letto alcune notizie positive per la nostra città. E quella che mi ha fatto più piacere è il ricoscimento internazionale a De Bondt come miglior cioccolatiere italiano. Paul e Cecilia sono due amici a cui voglio bene: il loro negozio di cioccolato, prima in via Turati e poi sul lungarno Pacinotti, è stato un punto di riferimento e di sostegno essenziale per il mio impegno di sindaco. E lo è ancora. Per questo la notizia mi ha colpito molto, anche se non è la prima volta che De Bondt viene premiato per cose fondamentali come la" miglior produzione di cioccolato fondente in Italia". Dunque: congratulazioni, davvero tante congratulazioni.
L'altro fatto è la presentazione della mostra su Galileo che sarà aperta il 9 maggio al Palazzo Blu. Attendo con curiosità di poterla vedere e spero che sia un evento di richiamo per Pisa e la sua storia. Il 2009 è l'anno delle celebrazioni galileiane per la scoperta del cannocchiale e anche a Padova e Firenze vi sono mostre sul genio di Galileo. Io ho visto un mese fa quella di Padova: bella e molto scientifica. Sostenuta da una robusta campagna promozionale. Peccato però che lo Stato italiano non sia riuscito a caratterizzare, anche con adeguati finanziamenti, questa occasione come un momento di promozione internazionale del nostro Paese. Chissà cosa avrebbero fatto i francesi se avessero avuto Galileo……………..
Però noi abbiamo da ieri il si del Senato al testamento biologico. Cioè abbiamo una finzione di testamento che ci porta molto indietro dal punto di vista dei diritti della persona riconosciuti dalla Costituzione. Chissà cosa pensano i francesi e gran parte dei cittadini europei di noi, di questa legge voglio dire. Non siamo certo noi italiani i campioni della civiltà….nonostante Galileo.
Meno male che c'era l'intervista di Umberto Veronesi su Repubblica a tirarci un po' su. Non certo per il morale ma almeno per dare un canale di sfogo all'indignazione.
4 Commenti
Sul cioccolato concordo, la nostra è una terra di eminenti cioccolatai, e soprattutto cioccolataie. Provare per credere il cioccolato Amedei, di Pontedera, vincitore di diversi award mondiali, con una Ditta DIRETTA DA UNA DONNA, Cecilia Tessieri, fantastica maitre ciocolatier.
Fra le interviste comparse sulla stampa ieri, segnalerei invece quella di Luciano Violante su Berlusconi (il Corriere, Fabrizio Roncone), che mi sembra assai intelligente e interessante. Offre spunti. Veronesi è sempre così privo di dubbi! E poi, per essere, come dice, “uno sta dalla parte dei poveri e degli ultimi”, mi pare che si difenda benino.
Molto condivisibile il commento su Galileo ed il nostro atteggiamento di sufficienza nel celebrare le formidabili glorie del passato. Paolo cita giustamente la Francia; io aggiungo gli USA che rendono grandi omaggi a personaggi americani assai meno rilevanti nel contesto mondiale.
Il testamento biologico: bene Veronesi, ma anche diversi altri articoli. Cito ad esempio Mori e Bartolommei su l’Unità di due giorni fà.
Infine De Bondt: mi piacciono molte cose dei due (oltre alla loro cioccolata), ma sono formidabili nell’atteggiamento umano, mai spocchioso e sempre disponibili. Di fronte a tante “eccellenze” autodecantate, la loro è vera qualità e dà lustro a Pisa.
per prima cosa un sincero rigraziamento a Paolo ed Amedeo per l’affetto e la stima, con la promessa di continuare a tenere alto il nome della nostra città.
Una precisazione per Cristina:
mi chiamo Cecilia , SONO UNA DONNA, produco cioccolato, sono di PISA, dirigo una azienda pluripremiata di cioccolato da 15 anni …..
senza togliere niente a tutti gli altri colleghi che hanno intrapreso la strada della qualità come noi !
Intromissione in un post it che con questa tematica centra poco, sarò sintetico, voglio solo dire che ho apprezzato le parole di filippeschi sulla questione stazione, bravo.
Il problema non è semplice perché è reale, l’amministrazione comunale ha dimostrato giustamente sin dall’inizio di non sottovalutarlo anzi proprio per la voglia di fare può aver commesso degli errori.
Tuttavia, vorrei entrare nel merito della clamorosa protesta (richiesta di porto d’armi per difesa personale). In criminologia esiste un concetto basilare: l’impulsività, ovvero la più cruciale dimensione della personalità di colui che sta per commettere un reato, la teoria è avvallata da numerosi dati clinici. Dell’impulsività mi interessa un punto caratteristico il cosiddetto non considerare le conseguenze di un atto, quale ad esempio estrarre una pistola e sparare …. E qui mi fermo.
Nei paesi anglosassoni la polizia, non solo, invita le donne se aggredite ad urlare: aiuto al fuoco. Siete tutti abbastanza intelligenti da capire perché un semplice mi stuprano non sorta lo stesso effetto. Viviamo in una società che tende a chiudersi e più si chiude e più diventa ostaggio della paura, il qualunquismo della destra alimenta la disgregazione sociale e quindi, rende tutti più vulnerabili nella lotta al crimine. La partecipazione dei cittadini, intesa come solidarietà collettiva, è l’unico mezzo concreto per ridurre il numero di vittime; lo strumento legittimo, in quanto unico e monopolistico, per reprimere (con la forza se necessaria) il crimine è la polizia e non le ronde, questo in uno stato di diritto democratico. A questo punto abbiamo penso poche scelte: dobbiamo contrastare la demagogia e l’ideologia della destra senza se e senza ma, non di meno, se la destra vuole montare una campagna elettorale sulla sicurezza allora, dobbiamo essere pronti a rispondere come ha fatto il sindaco. Per finire torno al tema del post it, parlare così tanto di cioccolatini mi ha fatto tornare alla memoria la vicenda della contessa ed Ambrogio ovviamente nella versione, poco ortodossa e decisamente colorata, del vernacoliere.