Stamani a Pisa ci sono stati alcuni eventi significativi, con un livello di importanza certamente diverso, dei quali voglio parlare.
Il primo è l'inaugurazione della struttura di accoglienza per i senza fissa dimora in via Conte Fazio. Si chiama PROGETTO HOMELESS ed è stato finanziato e sostenuto dal comune, dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Pisa, dalla Regione e dalla Società della salute (nella foto il sindaco Marco Filippeschi durante il taglio del nastro). Si è trattato di recuperare una struttura fatiscente e adattarla a nuove funzioni con un investimento complessivo di 1 milione e 700.000 euro. C'è stato un confronto non facile con il quartiere che ha chiesto una serie di garanzie. Ora però siamo arrivati in fondo alla realizzazione e si apre la fase della utilizzazione di una struttura che è insieme di accoglienza, di ascolto e di mediazione sociale. Una struttura e un servizio che contribuiscono a fare di Pisa un luogo ancora più civile di cui dobbiamo essere orgogliosi. Non sono molte le città che hanno cose come questa. Possiamo dirlo: per noi la solidarietà verso i più deboli non è solo una parola o uno slogan gridato nei cortei. Sono stato molto felice di vedere tanta gente alla inaugurazione e sentire le parole del Sindaco e del Vescovo di Pisa, e quelle del Presidente della Fondazione Bracci Torsi e degli operatori. E di Enzo Cini che mi ha detto: "ce l'abbiamo fatta però manca il microfono, se lo sapevo lo portavo io."
Poi sono andato alla prevista conclusione dell'iniziativa "Manifutura" alla Leopolda con il confronto Bersani-Tremonti. Il Ministro non è venuto e purtroppo non ho potuto fare la domanda sul gioco delle tre carte, come suggeriva Cristiana nel commento di qualche giorno fa. Mi dispiace, cara Cristiana, ma il gioco continua e non per colpa mia. Comunque Bersani è stato bravo perché ha dato stimoli interessanti per la riflessione sulla crisi e sulle misure necessarie per fronteggiarla. Però nel frattempo in città si sviluppava un piccolo corteo di cosiddetti antagonisti che manifestavano contro IL POTERE rappresentato da Tremonti e un po' anche da Bersani. Forse perché lì era prevista una discussione sui temi della crisi, dell'industria, della manifattura e del modo in cui difendere il lavoro. Il corteo era piccolo ma il blocco che ha prodotto nel traffico è stato assai diffuso con conseguenti disagi a moltissimi cittadini, tanto che IL POTERE ha guadagnato un bel mucchio di simpatie. Quello costituito, intendo. Cioè quello che deriva dal fatto che di fronte al caos ingiustificato ci vuole l'ordine e qualcuno che lo garantisca. Bel colpo ragazzi…non c'è di che. Ma non era forse meglio fare una bella assemblea per dire che nella società di oggi, così poco attenta ai più deboli e soli, bisogna investire di più nelle politiche sociali e di integrazione così come si è fatto a Porta a Mare ? Invece no, questi problemi nella loro dimensione reale, non fanno parte dell'antagonismo dei corte e delle parole.
Infine sul fronte delle notizie ho letto sui giornali locali dell'incarico a Beppe Sardu per seguire il Piano strategico dell'area pisana. E' una buona cosa perché Sardu ha la conoscenza adeguata del territorio e dei suoi problemi per fare bene e soprattutto ha esperienza e professionalità per portare avanti un impegno così complesso. E' importante che l'incarico sia stato affidato dai Sindaci e il costo ripartito fra i sei Comuni. E' il segno di una assunzione di responsabilità degli Enti che non può essere disattesa.
1 Commento
Le idee hanno sete, dice uno che conosco che fa il produttore di vino, ed io penso che questo sia vero in generale, nel senso che c’e’ bisogno di passione, coraggio, determinazione per dare corpo alle proprie idee.
Dodici anni e mezzo fa, la sera del 27 dicembre con la prima emergenza freddo e’ nata l’idea del dormitorio. C’e’ voluto tanto impegno da parte di tutti, e l’inaugurazione di ieri e’ davvero importante: segna la capacita’ di chi ha amministrato e amministra, cosi come di una parte della societa’ civile, di perseverare, di sapere ascoltare e andare avanti con passione per un disegno di societa’ e di territorio che sia capace di accogliere e farsi carico anche degli ultimi.
Le idee hanno sete, ma se gli diamo da bere, vanno avanti e crescono.
Penso che dare corpo a politiche sociali in grado di farsi carico degli ultimi, sia tanto più importante in un momento come questo, in cui assistiamo alla rimozione sistematica dei valori che fondano la convivenza.
Quindi concordo con te che bisogna continuare ad investire nelle politiche sociali e di integrazione, del resto, anche se nel tuo libro non lo hai scritto, sotto la tua amministrazioni sono state tante le strutture e le politiche di integrazione realizzate e forse bisognerebbe continuare a parlarne, perche’ a mio parere hanno dato un senso più vero e profondo ai cambiamenti realizzati o avviati nella nostra città.
Penso che dobbiamo continuare a parlarne, perche’ dovremmo recuperare nel rapporto con il territorio anche la funzione di sapere indicare strade apparentemente difficili dove far crescere idee più coraggiose ed innovative.
Se guardo al nostro PD mi rincuoro vedendo Franceschini all’assemblea con i segretari di circolo, ma non posso non scoraggiarmi se penso ai posizionamenti che sono gia’ partiti…
E le idee hanno ancora sete.