Ieri è stato un bel sabato: la testa era alle iniziative promosse dal Pd, che proseguono anche domani e lunedì, sul tema della crisi ma l'attesa era tutta per il derby con il Livorno (nella foto in gol decisivo di Viviani). La partita l'ho vista in tv evitando di andare allo stadio, così come hanno deciso le istituzioni pisane. E' stata una bella partita vinta da un grande Pisa (finalmente!). Sono passati 32 anni dall'ultima vittoria con il Livorno. Io non c'ero e finora avevo collezionato solo sconfitte e pareggi. D'ora in avanti nella memoria ci sarà sempre la speranza di rivedere un derby come quello di oggi. Anzi è una speranza che vale già per i colori nerazzurri di domani sera. Ed è una speranza di vittoria che mi auguro si concretizzi anche lunedì in Sardegna. Non c'entra più il calcio ma Soru e il governo concreto di quella splendida regione. Eppure Berlusconi, parlando alla chiusura della campagna elettorale in Sardegna, si è vantato oltre che della sua ricchezza di essere presidente di un grande club del calcio italiano. Allora: forza Cagliari e forza Soru.
Tra le notizie del telegiornale di stasera quelle più importanti mi sono sembrate l'iniziativa del Pd che ha presentato le proposte anti-crisi alle forze sociali provocando le reazioni scomposte del centrodestra, che è ben consapevole di non aver proposto misure adeguate per fronteggiare la grave e pesante situazione economica del Paese. E poi l'intervento di Ignazio Marino al convegno dei radicali. Sono d'accordo con lui: se la maggioranza tenterà di imporre una legge sul testamento biologico che impedisce o riduce la libertà di scelta garantita dall'articolo 32 della costituzione bisogna opporsi con tutte le forze e gli strumenti possibili, compreso il referendum. Adriano Sofri è tornato ancora ieri sul tema con un articolo sulla "libertà di mangiare e bere" (lo trovate in allegato). Condivido e credo che corrisponda non ad una visione fatta di certezze ma ad una motivata visione laica del ruolo dello Stato. Credo sia la stessa che ha guidato, insieme all'amore per sua figlia, Peppino Englaro con la sua straordinaria dignità. E pensare che c'è chi ha proposto perfino di scomunicarlo. Tuttavia negli ultimi giorni molti degli urlatori "all'omicidio di Eluana" hanno repentinamente cambiato i toni e l'aggressività polemica. Resta però l'immenso senso di assenza di pietà e di solidarietà umana che abbiamo percepito poco prima e poco dopo la morte di Eluana. Si tratta di un peso che non mi pare sia scomparso, almeno per me, e merita una riflessione.
8 Commenti
per il testamento biologico sono totalmente d’accordo con Ignazio Marino, complimenti a lui.
Gli interventi di Ignazio Marino che ho sentito in molte occasioni durante la dolorosa vicenda si Eluana sono stati davvero ottimi. Ha dimostrato la ragionevilezza ed il buon senso della scelta di una legge aperta e laica della legge sul testamento biologico. Avrei di gran lunga preferito che il partito avesse chiesto al Dott. Marino di restare dio non lasciare la guida della Commissione. Non so come spiegarmi, ma mi sentivo “al sicuro” con una persona con cui condivido una visione laica dello Stato.
Quando ai derby… beh… incrociando le dita… sta vincendo anche l’Inter… 🙂
C’era una volta in toscana ed oggi non c’è più,
sottotitolo le idee non si abbandonano con facilità.
La questione legata alla genesi storica del capitalismo oggi la vedo con un’altra prospettiva rispetto agli anni ‘80: almeno, non mi sento un eretico-borghese se dichiaro che la “proprietà privata” non è antitesi di quella “sociale” e “collettiva”. Senza dilungarmi troppo vorrei richiamare il percorso, fatto di passaggi anche difficili talvolta tormentati, che ci ha portato a questa nuova visione politica, economica e sociale. Quello che mi chiedo da quando ho aderito al pd è se la scelta comportasse o meno un cambiamento di forma dei valori con cui sono cresciuto: uguaglianza e pace. Questi valori, in questi anni, li ho riscoperti e riletti alla luce delle esperienze fatte, del vissuto quotidiano, rapportandomi con altri, così con “calore” ho abbracciato partiti e movimenti che di quei valori sono latori, ho sopratutto legittimato una leadership politica a rappresentarmi in nome di …… In vero la pratica ad oggi mi lascia insoddisfatto, perché dovrei sentirmi rappresentato da qualcuno che non li condivideva prima e tanto meno oggi, dove si trova l’equilibrio tra il mio pensiero e quello del candidato a sindaco Matteo Renzi ad esempio, lui è il nuovo a suo dire ed il vecchio o meglio la “vecchia” cultura della sinistra toscana, quella di tradizione laica, progressista ed anticonformista, quella che è pronta a tendere la mano a chi ha bisogno dov’è? A Firenze avrei perso, mi pare evidente il dato è inconfutabile, tuttavia a perdere ci sono abituato come dire ….. non mi spaventa, svegliandomi questa mattina però mi sarei posto una domanda seria, che cosa faccio ora? Aggiungo sadicamente, per non morire democristiano! Il profondo mia culpa per la mancata vittoria di altri candidati non è sufficiente, fuggire, migrare a Pisa e sperare che i democristiani nostrani, oggi pd, siano distanti filosoficamente dal candidato in pectore fiorentino, tutto ciò mi pare puro eufemismo. La reazione e di questo vorrei discutere non parte dallo stomaco, il fegato grazie a Berlusconi è giornalmente ben sollecitato, ma dalla testa. Noi sognatori post comunisti, inteso in senso metaforico, siamo a detta di Rutelli l’anima grigia del pd, quasi il governo ombra di noi stessi, loro, in senso fisico, invece governano con poco rispetto di una storia che non ha fine ancora.
L’Unità dal blog di Concita De Gregorio.
17/02/2009 10:43
La trappola del partito(il filo rosso di oggi, 17 febbraio)
I due giorni che abbiamo appena trascorso sono stati i più bui nella breve storia del Partito democratico. Delle sue oligarchie, per l’esattezza: punite con severità assoluta da un elettorato …
Interessante anche l’articolo del professor D’Alimonte sulla Repubblica di oggi ( cronaca Regionale) dal titolo “Che frana i candidati DS”.
Veltroni da le dimissioni, e fa bene per correttezza, ma le colpe non sono sue. Sono di tutti quelli che remano contro che fanno associazioni pre partito, che lanciano candidature prima del tempo. Ma sopratutto l’errore e ripetere sempre il solito errore come la coalizione in Sardegna che è la riproposizione dell’ Ulivo, una coalizione perdente in partenza e che non rappresenta il centro sinistra ma la sinistra che fa politica in una società democratica.
Qui la rottura è forte, non solo ci sono i temi eticamente sensibili, ma c’è un modus operandi di concepire la politica e il partito che è quello dei DS vecchia maniera ormai fuori uso e non più idoneo a capire le cose del modo reale.
Un modo spesso cinico che viene fatto passare per pragmatismo, un modo che non analizza mai i fiaschi politici come tali, ma li memitizza.
Oggi gli elettori se devono scegliere fra chi fa politica di professione da oltre 20 annni e un volto giovane e nuovo scelgono il nuovo MA NON PERCHE’ A QUALCOSA IN PIU’…..MA SOLO PER IL FATTO CHE DEGLI NE CONOSCONO LE CAPACITA’ VISTO CHE LA MISURANO CON LA LORO CONDIZIONE DI VITA. Troppe volte la sinistra usa il termine populista, termine che di fatto non dovrebbe essere nel gergo politico di chi è Democratico prima ancora di essere socialista, liberale, comunista, democristiano, radicale ecc..ecc…
henry 17/02/2009 10.31.57 “proprietà privata” non è antitesi di quella “sociale” e “collettiva”.
Certo ma non lo devi solo dire lo devi anche dimostrare con azioni politiche. In una società che cambia e che è sempre più precaria a causa di una globalizzazione non governata. La risposta è che non si deve proteggere più il posto di lavoro ma la vita sociale dell’uomo che è di fatto anche un lavoratore, e di qui un welfare sul modello di quello scandinavo ( con le dovute correzioni a causa di situazioni oggettive diverse). Ma questo vuol dire che chi paga le tasse è soggetto attivo e che contribuisce al mantenimento del welfare e l’impresa è attore attivo e di conseguenza un bene per la collettività. In una società socialmente responsabile non si distingue l’impresa fra grande o piccola ma la si distingue fra essere o non essere socialmente responsabile, è socialmente responsabile chi rispettale regole condivise. MA TI PARE QUESTO QUALCOSA CHE E’ NELL’AGORA’ POLITICA DEL PD? O PERLOMENO E’ UNA CONCETTO CONDIVISO DA TUTTI? NON CREDO SE LO SLOGAN E’ ANCHE I RICCHI DEVONO PIANGERE. PURTROPPO PER QUALCUNO ANCHE GLI OPERAI CHE SONO SEMPRE DI PIU’ OCCUPATI IN AZIENDE PICCOLE E MEDIE SANNO CHE SE CHIUDE QUEL LUOGO DI PRODUZIONE SOCIALE CI SONO DEI PROBLEMI SERI. VEDI HENRY ALLA LUNGA ANCHE LA CIG VA MANTENUTA E SENZA LE DOVUTE ENTRATE NON CI POSSONO ESSERE LE CORRISPONDENTI USCITE. LA SINISTRA E’ SPARITA PERCHE’ QUANDO C’E’ CRISI FRA IL VOGLIAMOSI BENE TUTTI E VOGLIAMOSI BENE SOLO FRA DI NOI……VINCE IL NOI CHE E’ DEFINITO E TI DA PIU’ SICUREZZA. Si può chiedere ad una madre di famiglia di allattare il figlio altrui, ma non li puoi chiedere di non allattare suo figlio per assolvere a questo impegno solidarietà Umana. Perchè è più naturale all’attare il proprio figlio e piamgere per non aver potuto far niente per l’altro. MA NON E’ EGOISMO E’ SOLO SPIRITO DI SOPRAVVIVENZA, DOTE NATURALE IN OGNI ESSERE VIVENTE CHE POPOLA LA TERRA. Spetta alla politica trovare i giusti equilibri e non far sentire nessuno egoista anche quando il mondo è ingiusto ma non c’è una soluzione oggettivamente praticabile nell’immediato per togliere quell’ingiustizia sociale. SE OGGI LA SINSITRA E DEBOLE E SOLO IL FRUTTO DELLA SUA INCAPACITA’ DI RAGGIUNGERE UN EQUILIBRIO FRA CIO’ CHE DOVREBBE ESSERE E CIO’ CHE E’ POSSIBILE UMANAMENTE E MATERIALMENTE.
MA POI SIAMO SICURI CHE D’ALEMA, LA TORRE, BERSANI E TUTTA L’AREA D’ALEMIANA SIA DI SINISTRA? IO O FORTI DUBBI MI SEMBRA PIU’ UN AREA CHE GIOCA A GUARDARE NEL GIARDINO DELLE IDEE ALTRUI PER SOPRAVVIVERE COME LEADERSCHIP POLITICA PROFESSIONALE ( D’Alema e pieno di fiaschi politici, non a mai avuto una elaborazione politica sua, ma si è sempre attaccato ai pantaloni di qualcuno a partire da terza via e giù di li……).
Beh forse nel mio piccolo qualcosa penso di averlo fatto, ma non è questo il problema. Il problema potrebbe essere che sono disokkupato, ma anche questo non interessa alla gente (eppure sono un criminologo e qualcosa sulla sicurezza forse potrei dirla ….). Quindi, non capisco il tuo invito ad applicarmi, vedi torno da un viaggio in Africa, non per svago, se avessi seguito il tuo invito avrei dovuto spiegargli l’evoluzione del biocapitalismo nella periferia? Mmhh
Ho visto vincere il fondamentalismo nella Palestina laica, ho visto purtroppo pochi giorni fa Israele svoltare a destra. Pensare che tutto sia a causa di d’alema e bersani mi pare ….. grottesco. C’è una frase che lessi nella copertina di un libro diceva: “non hai nulla da perdere e, probabilmente, tutto da guadagnare. Avanti, ragazzo, sogna.” Un pò romantica alla fine però il mio sogno …. A chi interessa?
henry 17/02/2009 18.05.35. “Quindi, non capisco il tuo invito ad applicarmi”, Per la verità io non mi riferivo a te. Che eri precario lo sapevo, e che eri venuto da un viaggio dalla Palestina anche ( lo vavi scritto sul blog).
Io stavo solo prendendo spunto da una tua riflessione e ho cercato di sviluppare un mio pensiero personale alla situazione Italiana del PD. TUTTO QUI….POI OGNUNO A I SUOI PUNTI DI VISTA, IL MIO E’ CHE SE LA SITUAZIONE ATTUALE E’ QUEL CHE E’, E NON MI SEMBRA CHE SIA ROSEA…..DI QUALCUNO SARA’ PURE LA COLPA?
Se Bersani dice a Matrix ” ritorniamo al manifatturiero” la domanda che mi pongo è la solita che si è già posto L.Gallino ” ma chi ha voluto la deindustrializzazione dell’Italia ?”. I risultati elettorali sono evidenti, nelle primarie vincono spesso i giovani che se li senti secondo alcuni sono “populisti”, le elezioni le perdiamo riproponendo le solite alleanze di sempre.
Ma fra tre giorni qualcuno ci dirà che bisogna ragionare, riflettere, analizzare, ecc..ecc…CREDO CHE CI SIA UN PROBLEMA NEL PD MA NON è VELTRONI DI CERTO IL PROBLEMA, IL PROBLEMA E’ UN MODO DI CONCEPIRE LA POLITICA E IL PARTITO VECCHIO DI OLTRE 20 ANNI. TU SEI PRECARIO, E IO TI DOMANDO, MA COSA E’ MEGLIO: SPENDERE SOLDI IN CONSULENZE CHE NON SERVONO VISTI CHE L’ANNO DOPO LE AI TAGLIATE DEL 60% E TE NE VANTI COME AMMINISTRATORE PUBBLICO RENDENDO EVIDENTE CHE NON ERANO ESSENZIALI AL MANTENIMENTO DEL SISTEMA, O METTERE QUEI SOLDI INSIEME AGLI ALTRI 9 MILIONI DI EURO L’ANNO CHE DA OGGI RISPARMI SULLA RIORGANIZZAZIONE DELLE IMPRESE PARTECIPATE E SOMMA DOPO SOMMA ELIMINI GLI SPRECHI PER FINANZIARE UN WELFARE DIGNITOSO E MODERNO. Secondo il mio punto di vista è doveroso finanziare il welfare per dare diritto di cittadinanza democratica e possibilità di inclusione sociale, quindi vedo in maniera strana chiunque su questi temi dica : MA NON E’ COSI’, QUESTI SOLDI NON SONO SUFFICIENTI ECC..ECC… Lo vedo strano e non di sinistra anche se iscritto a un partito di sinistra perchè di fatto la morale è il risultato delle azioni concrete che noi facciamo ( almeno secondo E.Severino). E in secondo lo vedo strano perchè da sempre i grandi numeri sono la somma di tanti piccoli numeri ( o risparmi vedi tu). D’Alema sogna banche e Bersani sogna COOP due sogni cose che nel 2008 con un partito di centro sinistra che dovrebbe fare dell’economia sociale di mercato la sua bandiera non centrano proprio niente.
PER DOMENICO.
Sono il gestore, ultimamente un po’ distratto, di questo e mi sono rinvenuto solo adesso che ti dovevo una risposta: nessun problema, ovviamente, per quanto riguarda la foto. Quanto alle modifiche da te suggerite … ci stiamo lavorando.
Francesco