Continua ad occupare un grande spazio nell'informazione l'elezione di Obama. Ed è giusto perché si tratta di una grande novità per gli Stati Uniti e per tutto il pianeta. Le sgradevoli battute del nostro Presidente del Consiglio non cambiano questo significato, al di là del danno che producono all'immagine dell'Italia. Le notizie ci dicono che come c'è stata una grande partecipazione negli USA c'è stata una grande e diffusa attenzione e curiosità in tutto il mondo. E anche da noi i commenti a questo evento hanno coinvolto tantissime persone e anche giovani di solito lontani dalla politica. Forse è utile pensare a iniziative di approfondimento sulla nuova situazione americana che, evitando di cadere in interpretazioni piegate alle nostre cose nazionali, ci aiutino a capire qualcosa di più sul nostro futuro. Per quanto mi riguarda cercherò di leggere libri o articoli per ampliare la mia conoscenza, finora affidata solo ai quotidiani. Però se ci sono idee, suggerimenti e proposte parliamone, qualcosa si può fare. Mi sembra che una sollecitazione in questo senso ci sia anche nel commento di Henry.
Domani, lunedì, alla Camera inizieremo a votare sulla legge finanziaria. Sembra che dopo le proteste delle opposizioni, raccolte dal Presidente Fini, il Governo rinunci a mettere la fiducia anche se manterranno un atteggiamento di totale blindatura del provvedimento varato dall'esecutivo. Comunque vedremo che cosa hanno lasciato nella maggioranza le polemiche e i nervosismi di giovedì scorso. Anche le reazioni degli uomini di Berlusconi e della Lega di Bossi al convegno trasversale di Asolo sul federalismo fanno emergere una situazione problematica all'interno della maggioranza. Purtroppo la stampa ne parla poco perché fanno più gola le distinzioni o le discussioni nel Pd. Invece il tema del federalismo fiscale merita di essere approfondito perché sarà al centro del dibattito politico nei prossime mesi, nonostante la doppiezza propagandistica e di fatto attuata dal Governo di cui ho scritto nell'articolo sul Tirreno. In proposito vi invito a leggere le proposte del Pd che vedete nel sito. Ovviamente dovremo seguire con attenzione anche gli sviluppi della mobilitazione sui temi della scuola e dell'università come ci chiede Francesca.
Infine voglio spendere un po' di parole per dire della bellezza del recupero di Palazzo Giuli che è stato inaugurato in questi giorni. Oltre che rappresentare un fatto importante e qualificante dal punto di vista architettonico è un pezzo concreto dell'auspicato sistema museale dei lungarni che inizia la sua attività. Il Palazzo è inoltre dotato di rilevanti spazi destinati a eventi espositivi di carattere artistico e culturale. Da oggi si può dire che Pisa si è arricchita sul piano della cultura e delle sue opportunità. Consiglio di andare a vedere.
3 Commenti
Destra e sinistra nelle elezioni amministrative israeliane il conto arriva a kadima e al berlusconi d’Israele.
Le elezioni che si sono svolte nella giornata di ieri hanno visto la sostanziale conferma dei pronostici, ovvero un rafforzamento della destra religiosa nelle aree interne d’Israele, con una forte presenza di haredi, ed una tenuta nella zona costiera da parte del centro sinistra, dove gran parte dei sindaci sono stati confermati per il secondo mandato: vedi i principali centri di Tel Aviv, Haifa ed Herzliya.
Una spaccatura geografica, roccaforti progressiste vs conservatori, che ricalca similmente altri contesti europei….. lasciando tuttavia, aperto il futuro scenario delle prossime elezioni politiche fissate per febbraio.
Il dato incontrovertibile è la sonora sconfitta nelle elezioni per Gerusalemme del multimilionario Gaydamak, il berlusconi d’israele, “sceso in campo” con una sua formazione di centro destra, il tycoon avrebbe, alla luce dei primi spogli, riportato un risultato pessimo, con una percentuale al di sotto del 5%. In verità che non avesse nessuna chance si era capito da subito, non solo l’opinione pubblica era stata riluttante alla sua candidatura ma l’intercorrere di problemi giudiziari avevano compromesso seriamente la sua figura di potenziale leader.
La vittoria di Barkat, religioso oltranzista, alla poltrona di sindaco di Gerusalemme pone seri problemi a kadima, ed in particolare all’ex ministro degli esteri T. Livni. La Livni, pretoriano di sharon, aveva recentemente raccolto ottimi consensi che l’avevano portata a sostituire Olmert, segnando la fine della carriera dell’ex primo ministro e già sindaco di Gerusalemme e proponendosi come possibile interlocutore ai futuri processi di pace nella regione. Il problema per la Livni è insito nelle posizioni del neo sindaco: “sarò il sindaco di tutta Gerusalemme” avrebbe dichiarato nelle prime ore di questa mattina. La dichiarazione decisamente provocatoria, vista la non partecipazione al voto della componente arabo-palestinese di Gerusalemme, disegna una non omogeneità di prospettive nel fronte israeliano, ed una maggiore spaccatura tra il fronte del dialogo e quello reticente. Allo stesso tempo inasprisce seriamente gli animi dei palestinesi e rende ancor più “vaga” la posizione di Abu Mazen. Non c’è che dire anche in Medio Oriente le cose non vanno decisamente bene, c’è da sperare che il nuovo presidente americano si faccia carico, da subito, di una maggiore attenzione al conflitto israelo-palestinese.
Quando la politica fa politica e il candidato esce da una competizione come le primarie Americane è ovvio che ci sia partecipazione politica senza distinzione di età, giovani e meno giovani condividono un progetto che è politico in quanto è una aggiustatina alla società in cui vogliono vivere.
In aggiunta c’è la rottura del tabù Americano che porta un Afroamericano ad essere il presidente della più grande Democrazia mondiale ( e non è cosa da poco).
Ma qui da noi la realtà è ben diversa………..Obama e Presidente a 47 anni Tony Blair è stato primo ministro a 44 anni e oggi a 55 anni è fuori dalla politica attiva nel suo paese e sfrutta le sue esperienze per dare consulenze dichiarando 15 milioni di euro di reddito.
Obama dichiara che aumenterà le tasse fino per redditi superiori 250.000 $, aggrega le persone non per classe sociale ma per ceto sociale. Il ceto sociale si aggrega per valori condivisi.
Da noi Romano Prodi supera i 70 anni, quando è stato intervistato Dall’ Annunziata non sapeva neanche quanto costava un appartamento in una provincia Italiana. Dopo le elezioni si è assistito alla festa che doveva far piangere i ricchi ( ma chi sono i ricchi i Italaia?).
Sul versante delle primarie stendiamo un velo pietoso, tutto le voglio ma per gli altri. Basta vedere cosa succede per le elezioni a sindaco, e candidature già papabili per le europee “chi decide il merito politico? “.
Se i curriculum politici contano più di un percorso professionale i giovani possono stare in panchina ancora per qualche anno.
Se le presentazioni sono di questo tipo:
Buonasera mi chiamo tizio, sono stato presidente di questa mucinipalizzata, di quest’altro ente partecipato, di questo e quest’altro e poi quest’altro ancora e via dicendo. Allora bisognerebbe dire anche il risultato di gestione di cosa amministravi cito che i 4.600 enti partecipati in Italia nel loro complesso producono 14.000,00 euro di utile i servizi sono scadenti anche se negli ultimi 5 anni sono aumentati mediamente del 40% (fonte Unicamere).
I dati dell’Irpet e di Bankitalia dicono che la Toscana è in recessione e che dal 2000 non a acquisito posizioni consolidate, questo a un qualunque osservatore imparziale non è oggettivamente un risultato eccellente………….
Popper diceva che in democrazia il problema non è chi deve comandare, ma come mandarlo a casa prima che faccia altri danni?
Ora se non possiamo mandare a casa gli eletti una volta che il popolo si è espresso, forse sarebbe saggio per il bene collettivo evitare che vadino a fare danni da altre parti.
E ‘ chiaro che di fronte a tanta miseria Obama diventa un leader anche per L’Italia perché rappresenta per molti quello che vorrebbero una società aperta equa e giusta con partiti che in primis siano portatori di questi valori.
E non un partito gestito da oligarchie, che mettono in discussione le primarie di Veltroni perché è frutto della macchina politica che di fatto si conforma ( ma come è sempre stato per tutti quelli che il partito a candidato in 60 anni di Repubblica) e quindi ne sminuiscono il valore.
Veltroni farebbe bene ad affrontare il mare aperto, e rilanciare le primarie vere per il leader, perlomeno tutti potranno misurare il coraggio di chi si “vuole dare una mossa”…..ma come sempre ha fatto nella sua lunga carriera, le battaglie le cerca nei congressi fra le correnti ( dove spesso il cinismo è confuso con il pragmatismo) e non fra la base del partito.
Non ho capito bene quale tipo di libri voglia leggere, se di tipo sociopolitico o economico per capire la crisi in atto.
Se mi è permesso le do un consiglio in merito, do per scontato e evito quelli di pura economia o politica economica, e mi indirizzo su una saggistica che è intermedia e che ci racconta del perchè siamo a questo punto.
Un saggio appena uscito è “CRAK come siamo arrivati al collasso del mercato e cosa ci riserva il futuro” di Charles R. Morris. Ce ne sono altri sritti da Soros, Buffet e Greenspan, ma quello che gli ho evidenziato è per ora il più indipendente anche nei confronti dell’ultima uscita di Krugman ” La coscienza di un Liberal” perché Morris non deve vendere teorie o difendersi da nessuno.
Se poi vuole vedere quanto noi umani spesso non impariamo dagli errori, è illuminate leggere ” Il grande crollo” di J. K. Galbrath, non è più reperibile in libreria ma credo che la biblioteca della Camera ne sia fornita.
Quindi, visto che in politica ( ma nella vita in particolare) mi piace idealizzare per cercare di fare,rimango fiducioso che ci sia in Italia un Obama, contrariamente a chi invece ne teme la ricerca.
PS:
Da un articolo sul corriere del 26 settembre 2008 dal titolo “Usa, il debito pubblico supera il Pil
15 mila miliardi dopo i salvataggi di Stato Quasi metà dei bond del Tesoro all’estero” emerge che: “Sidney Winter, docente della Wharton School di Philadelphia, così riassume la crisi americana in una mail a un collega della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa”. Forse non sarebbe male per Il PD rintracciare chi era il destinatario della Mail e magari organizzare degli incontri pubblici con dei docenti universiatari sulla crisi attuale. Questa crisi verrà ricordata per molti anni non è un evento da poco e sopratutto ancora non si è propagata a pieno nell’economia reale questa propgazione la sentiremo fra 1 o 2 anni quando gli ammortizzatori sociali saranno terminati e i lavoratori non saranno più ricollocabili.
Ammeno chè non si produca politica idonea in merito. Ma la vedo dura! visto il nostro debito pubblico e la regolamentazione dei mercati non finanziari che cosi come sono deteriorano soltanto i lavoratori intermedi (per ora), perchè la competizione è giocata sopratutto sul dumping sociale, a causa di una diversa cultura del welfare fra stati scambisti.
visto che ci siamo anche il sottoscritto consiglia di acquistare fabbrica di porcellana perchè è una riflessione sulle metamorfosi della critica politica contemporanea, un testo aspro che non condivido ma che tuttavia ritengo interessante. mentre, per precari o disoccupati, come il sottoscritto consiglio il biocapitalismo di codeluppi, un invito a non lasciarsi convincere troppo dalle deviazioni del sistema attuale. infine, sull obama nostrano, il pericolo che vedo è il convincersi dell’assoluta priorità di un nuovo carismatico leader, una spasmodica e ostinata ricerca del santo graal che in questa fase potrebbe in realtà far perdere la bussola, già di per se in un precario equilibrio. invocare obama è sposare un messaggio di cambiamento, qualche politico l ha capito da tempo e chiede alla mia generazione e non solo di farsi avanti (condivido), o poniamo delle istanze o siamo tagliati fuori (come giustamente scrive domenico)non dalle poltrone ma dalla possibilità di cambiare il tutto.