Tre cose………
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La prima è un ringraziamento al giornale LA NAZIONE. Lunedì, come ho già commentato sul blog, la “civetta” del giornale annunciava con una certa enfasi il “processo a Fontanelli, Malchiodi e Luperini”. Mi aspettavo che oggi sulla stessa “civetta” ci fosse almeno un accenno all’esito conclusivo della vicenda processuale. Invece niente. Le domande e le attese sollecitate restano senza risposta. Evidentemente hanno preso alla lettera la decisione del Giudice che “il fatto non sussiste”. E allora perché informare….. Si dirà: però nelle pagine del giornale c’è l’articolo che parla dell’assoluzione con lo stesso spazio di quello che annunciava il processo. E’ vero…anche se coloro che leggono le “civette” sono molti, molti, di più di quelli che leggono il giornale; e poi il titolo del resoconto pubblicato nelle pagine interne indugia su condanne e assoluzioni, che invece nel caso specifico da cui ha preso le mosse il “caso” ha sentenziato l’insussistenza del reato ipotizzato. Comunque grazie per l’attenzione.
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La seconda è la voglia di socializzare il sentimento di forte preoccupazione, e anche di angoscia, che avverto in relazione agli scontri fra ebrei e arabi nella città di Akko. S.Giovanni d’Acri è gemellata con Pisa da tanti anni. E’ una città ricca di storia, dove ancora esistono i resti della presenza pisana al tempo delle crociate, e caratterizzata da una forte integrazione fra la comunità araba e quella ebraica. Gli arabi israeliani hanno ruoli significativi nel governo della città. Fino a poco tempo fa il vice-sindaco era un giovane di origine araba che si è laureato in Italia. Le relazioni costruite negli anni tra le nostre città sono importanti. Per questo, di fronte a questa inaspettata esplosione di odio e di violenza, insieme alla sorpresa proviamo anche un grande senso di amarezza e di dolore. E non manca lo smarrimento. E’ difficile accettare l’idea che una storia di rapporti umani, culturali e civili possa regredire così radicalmente nello spazio di un mattino. E’ un brutto segno del tempo che viviamo.
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Terza cosa. Una proposta per riprendere la discussione sulla scuola: l’articolo di Marco Lodoli pubblicato su La Repubblica di ieri (lo trovate in allegato). Non è solo un problema di risorse e di tagli; e nemmeno di buoni propositi o di ritorno al passato. La prima esigenza è sempre quella di ragionare oltre che manifestare, per una scuola nuova, all’altezza delle sfide del futuro. Certo il contesto non è dei migliori, basta leggere la mozione, proposta dalla Lega, e che la maggioranza di centro destra ha approvato oggi, in cui si prefigura un sistema scolastico che regola l’accesso degli studenti stranieri in modo differenziato da quelli italiani e si teorizzano le” classi ponte” esclusivamente rivolte ai ragazzi stranieri. Se questi sono i contenuti culturali della riforma non c’è da stare allegri.
Nella foto: una veduta aerea della città di Akko
4 Commenti
A proposito della Scuola. Gira e rigira si torna sempre alla televisione e alla programmata scesa di livello culturale fino al drammatico stato attuale. Formato sapientemente il pubblico televisivo, si possono impunemente contare balle nei telegiornali, tanto vengono tutte prese per oro colato. E il conflitto d’interessi per eccellenza troneggia nello sfondo.
Si conclude una vecchia vicenda : il processo relativo alle responsabilità per l’uso del Teatro Rossi nel 2004.
E’ giusto rilevare come fa Fontanelli la consueta asimmetria fra lo spazio degli annunci (“Processo ai vip pisani ” ecc.. ) e l’informazione , certo corretta ma molto più limitata, sugli effettivi esiti processuali .
Ad essa potremmo aggiungere due riflessioni : una sui tempi della giustizia , veramente dilatati – in questo caso quattro anni fra l’ipotesi di reato e la sentenza ; un’altra sulla normativa sullo spettacolo, complessa e bisognosa di aggiornamento, e sul futuro del Teatro Rossi.
Era problematico quattro anni fa : ad oggi le cose non sono cambiate in meglio , temo.
Manrico Ferrucci
“La bruttezza del presente ha valore retroattivo” (Karl Kraus)
Sul sensazionalismo giornalistico, voglio solo dire, che avremo bisogno davvero di una stampa e di un giornalismo, che fossero veramente d’inchiesta o di cronaca e non di commento politico. Sono pochi i giornalisti o capaci o non servili ( penso alla redazione di report che scopre cose nella vicenda Alitalia che nemmeno chi le ha fatte conosce!!!!) e invece a questo paese farebbe bene sapere di più su quale sarà il suo futuro economico e politico e meno di quante veline frequentano i calciatori. Sulla scuola, oggetto di grande mobilitazione, voglio solo proporre una riflessione. Vorrei che il mio partito riuscisse su questo argomento, articolato e complesso, ad essere coerente, i tagli sugli ICI e le conseguenze della programmazione economica del governo Berlusconi, porteranno inevitabilmente i comuni a tagliare alcuni servizi e ad innalzare alcune tasse. La mia riflessione e la mia richiesta di attenzione e indirizzata proprio alla scuola e in particolare ai nidi e prima infanzia, ( di competenza dei comuni) la coerenza richiesta è che non siano questi i primi servizi a subire totalmente la scure Tremonti, altrimenti riuscirebbe difficile capire un impegno, doveroso del partito democratico, accanto agli insegnati, genitori, alunni, precari, e ricercatori, contro la legge 133 e un altrettanto ambiguo modus operandi che invece veda, anche nei comuni di centro sinistra, tagliare quei servizi, quelle voci per cui a livello nazionale ci stiamo battendo. Anche su questioni banali come queste ci si gioca la credibilità e soprattutto si evita il gioco mediatico e l’abracadabra alla Berlusconi che aggiunge da una parte per togliere dall’altra.
Sandra