Nell'ultima settimana ho partecipato a diverse iniziative del Pd, soprattutto nelle feste. A Pisa, Firenze, San Giovanni Valdarno, Reggio Emilia, Terni. In ogni posto viene messa in evidenza la partecipazione di tanta gente, anche alle iniziative politiche. Mi dicono che è così anche in altre parti d'Italia. E' un buon segno. Significa che la discussione sfilacciata e talvolta sfiduciata che ha contrassegnato la fase estiva di luglio e agosto non ha fiaccato più di tanto il popolo dei democratici. Anzi, forse, c'è il segno di voglia di rilancio che sembrava sopita.
Ma non voglio illudermi e poi la situazione si presenta ancora molto difficile. Il decisionismo di Berlusconi piace, anche se spesso è fatto di effetti speciali e fumogeni che sono destinati, prima o poi, a lasciare il campo ad una valutazione assai più seria e grave sui problemi del Paese. Non mi riferisco solo alla vicenda di Alitalia che al centro dell'attenzione in queste ore. Ma anche alla scuola, alla sicurezza, all'economia, al federalismo….
Però la questione che dobbiamo approfondire di più è se Berlusconi è la malattia dell'Italia o se invece ne è solo l'espressione. Certo, un'espressione pesante; ma il problema è solo lui oppure la malattia è più profonda? Mi faccio questa domanda -e la faccio a voi- a partire dal comportamento politico degli italiani. Come spiegare altrimenti la superficialità e la subalternità con cui vengono discusse e giudicate le questioni più rilevanti per il futuro del Paese ? Che volete oggi sono in vena di interrogativi. Domani scriverò del federalismo
4 Commenti
mi sembrerebbe più utile domandarsi come mai, per la maggioranza degli Italiani, Berlusconi non è la malattia ma la cura….
Com’è evidente dal tuo commento cara Cristiana la malattia dell’Italia siamo noi. Quindi non resta che sperare che ci curi Berlusconi … Ma io non ci farei troppo affidamento.
Non è che ormai da troppo tempo gli Italiani sono costretti a votare turandosi il naso…………. di fatto il consiglio di Montanelli doveva essere l’eccezzione del momento e non la regola della scelta.
Ma allora gli interogativi dovrebbero diventare domande a cui cercare di dare una risposta e la più semplice dovrebbe essere perchè alle feste del Pd c’è consenso che poi non si traduce in egual consenso elettorale?
In un contesto dove:
– la maggior parte delle famiglie non arriva alla fine del mese,
– per mantenere i figli a scuola devi erodere i risparmi ( quando ci sono) o altrimenti devi accedere ad un piccolo credito ( i dati sul microredito parlano chiaro è ormai da diversi anni che cresce costantemente)
– la società è diseuguale, chi subusce la globalizzazione e i suoi effetti negativi che causano la perdita dei posti di lavoro, e quando vieni ricollocato ci perdi in salario e in qualità del posto di lavoro
– Prato e i Cinesi, ci volevano i Reporter del sole 24 ore per sapere quello che accadeva, che di fatto non è che la comunità Cinese è integrata in una Republicca Democratica con diritti e doveri, ma sta colonializzando i luoghi dove arriva ( si alvora di notte e si vende in nero) e il frutto di questo sfruttamento lo pagano i lavoratori Italiani. MA QUANTI CINESI CI SONO ISCRITTI AL SINDACATO? PERCHE’ REPORT RIESCE A TROVARLI GLI IRREGOLARI CHE FANNO SISTEMA NEL SENSO CHE SONO ORGANIZZATI, E INVECE L’ AUTORITA’ SEMBRA CHE NON SAPPIA NULLA?
– Gli sprechi della politica, e i costi della Democrazia sui quali se ci sono qualcuno sarà stato consensiente
– SIAMO UN PAESE CON UN DEBITO PUBBLICO DA TERZO MONDO MA SEMBRA CHE NESSUNO LO SAPPIA, E SEMBRA ANCHE CHE NESSUNO SI RENDA CONTO QUANTO COSTI (ogni buon padre di famiglia sa che i debito sono l’esatto contrario della richezza)
Potrei andare avanti ma mi fermo, tanto il filo conduttore è chiaro.
Qui nessuno in plitica getta più il cuore oltre l’ostacolo, e non sembra poter esibire carte chiare se viste da sinistra, perchè se il tuo vice incaricato di rivedere le spese della Regione, in conferenza stampa afferma ” si è tagliato il 60% dei costi per consulenze, in questi anni la regione aveva un po abbusato in merito” chiunque è un pochino ma proprio pochino esperto di organizzzioni azziendali sa bene che un tagli secco del 60% su una voce vuole dire che la stessa non era necessaria per il funzionamento del sistema. MA LE NOSTRE DONNE NON SANNO DOVE PERTARE I FIGLI ALL’ASILO, QUANTI ASILI SI POTEVA COSTRUIRE SE GLI SPECHI VENIVANO CONVOGLIATI IN PROGETTI ANCHE DECENNALI ( i grandi numeri sono la soma di piccoli numeri)
Carlo Cattaneo in “Psicologia delle menti associate” ( se non ricordo male) scrive ” il tuo sangue ti maledira, se tu non farai il suo interesse per favorire l’interesse altrui”.
E’ ovvio che in un simile contesto il cittadino che per sua natura umana è egoista ( sta ai leader farlo diventare un egoista intelligente) intanto risparmia l’ici e se i comuni tagliano il sociale, al massimo li ritira fuori, ma sa che quella somma riparmiata è un valore certo.
L’autocritica sopratutto quando è al sistema in cui si opera è noiosa e fastidiosa e gli Italiani sono sempre gli altri, D?alema insegna in merito, già nel 1995 voleva vivere in un ” Paese Normale” e chiese il voto di quella parte della società che npon si identificava nella descrizione antropologia fata da Leopardi, chiese il voto per mandare la sinistra al governo perchè riteneva che fosse un dovere della sua generazione portarcela.
La sinistra al governo c’è andata anche con il mio voto la prima e la seconda volta, ma alla fine mi sono sentito dire che ero un evasore fiscale a prescindere ( la lotta di classe che affoga l’individuo) anche se ormai da diversi anni faccio parte di quello 0,7% che a una dichiarazione dei redditi sopra a tot Euro.
Il mio voto la sinistra lo ha avuto perchè credo nel concetto di comunità responsabile socialmente, che come scriveva nel 1967 A. giolitti in un ” socialismo possibile” è quella parte della società che vede ” nella flessicurity” un dovere morale per una convivenza civile.
In questi giorni G.Tremonti dichiara che la sua Ideologia si chiama DIO, PTRIA,FAMIGLIA 8 che è di fatto un vecchio sloga fascista) e io rispondo dal blog di Bientina che la mia si chiama DEMOCRAZIA e perchè.
MA FATE ATTENZIONE FRATELLI PERCHE’ DI ERRORI NE AVETE FATTI E CONTINUATE A FARNE.
Nel frattempo continuo a godermi la bellissima serata di ieri sera dove il sindaco Corrado Guidi a portato a conoscenza della citadinanza le norme di piano regolatore, in una assemplea pubblica con oltre 120 presenze ed è la prima di una serie di otto incotri sul territorio, che inaguara un percorso di democrazia partecipata e condivisa sulle scelte.
E’ STATO UN MOMENTO DI INCOTRO VERO E NON RETORICO, COME SPESSO ACCADE QUANDO SI FANNO INCONTRI DOVE IL CONSENSO E QUASI SCONTATO VISTO CHE SONO INCONTRI INTERNI AL PARTITO DOVE AL MASSIMO ESISTONO DISSENSI POLITICI E NON DISSIDI.E PER QUESTO TENDONO A METTERE FUORI STRADA SUL CONSENSO DELLE PROPOSTE.
Caro Paolo, in politica io non credo alle malattie; penso che ci sia stato uno schieramento, il nostro, che ha perso perchè è apparso (ed è in gran parte stato) inconcludente, diviso e litigioso. Penso che ce ne sia stato un altro che, al contrario, ha intercettato alcuni bisogni profondi degli italiani ottenendone la fiducia, e che, per ora, ha mantenuto alcune promesse. Di fronte a questo, mi sembra che serva, prima di tutto, smettere di spararsi addosso tra noi; poi, bisogna entrare nel merito delle questioni (per esempio come hai cominciato a fare tu sul federalismo) e incalzare il governo con progetti innovativi e incisivi.
Non mi piacciono, non sono d’accordo, gli attacchi non motivati e spesso solo ideologici, le battute salaci ma vuote, pretenziose e antipatiche, la presunzione di coloro che, invece, una volta tanto, dovrebbero dire : ok, abbiamo fatto degli errori e abbiamo pagato, ma da oggi si cambia!
Lo sport di dare la colpa agli altri, anche quando l’altro è Berlusconi, non funziona, non è giusto e non paga. Hai visto l’ultimo sondaggio di Mannheimer? La percentuale di critici al Pd è altissima (il 75 per cento)! Prendiamo il buono dov’è (si butterà pure in acque protette, ma ha un coraggio da leone Fini a riconoscersi negli ideali antifascisti!), smettiamo di stare comunque dalla parte dei lavoratori, anche quando si tratta di una casta volante privilegiata invisa ai più, prendiamo atto che la scuola, in ogni caso, va riformata perchè è proprio caduta in basso, non massacriamo Amato che voleva, appunto, entrare nel merito, tiriamo fuori dall’ombra un governo ombra tanto ombra da essere invisibile, per ora inconsistente e non propositivo e …avanti così.
Un saluto