Intanto prosegue la campagna demagogica della destra sulla sicurezza. E a Roma diminuiscono i turisti.
Oggi alla Camera ci sarà il voto finale alla manovra economica proposta da Tremonti. Ciò avviene dopo che con il voto di fiducia il governo ha precluso ogni possibile emendamento e ha di fatto impedito un confronto corretto e rispettoso delle funzioni che la Costituzione affida al Parlamento. Nonostante tutto attraverso gli ordini del giorno presentati da molti deputati si è riusciti ad affermare la necessità di alcune correzioni su cui impegnare il governo. Per quanto mi riguarda ne è stato accolto uno sulla questione dei comuni, ovvero sulla necessità di garantire il pieno e rapido rimborso di quanto viene a mancare nei bilanci comunali in conseguenza dell'abolizione dell'ICI sulla prima casa. Allo stato attuale la cifra stanziata a copertura di questo impegno è molto inferiore a quanto ha stimato la stessa relazione di maggioranza al Senato (circa un milione di euro).
Ma la manovra contiene altri e gravi problemi che sono oggetto di giuste e condivisibili mobilitazioni. Innanzitutto sul modo attraverso il quale il Ministro Brunetta sta affrontando il problema della riorganizzazione del pubblico impiego. Siamo nel pieno di un vero e proprio furore demagogico. Ma anche sui temi della sicurezza. Anche qui demagogia e proclami in grande quantità e poi si tagliano le risorse ai Ministeri interessati e agli Enti Locali. I presidi e le manifestazioni di protesta delle organizzazioni sindacali della polizia, del Cocer e di tantissime sigle che si richiamano a queste categorie, ne sono una evidente dimostrazione.
Inoltre c'è il paradosso di un uso sconsiderato e pericoloso (oltre che elettoralistico), che viene fatto dalla destra, della paura sul piano dell'immigrazione e della piccola criminalità. Stabilendo tra l'altro una assimilazione generalizzante che è del tutto inaccettabile e che apre la strada a discriminazioni di carattere etnico che sono intollerabili.Il paradosso è che oggi a Roma, di fronte alla forte riduzione delle presenze turistiche, ci si comincia a interrogare sugli effetti di una martellante campagna che è stata fatta sui temi della sicurezza nell'ultimo anno. Se fosse solo per Alemanno si potrebbe dire : chi di spada ferisce… . Invece il problema è di tutti poichè l'Italia sta perdendo posizioni, nonostante le immense ricchezze culturali, sul piano dell'attrazione turistica. Forse è il tempo di fare qualche riflessione.
2 Commenti
a proposito di Sicurezza: Governo Prodi Patto per la Sicurezza –
“Il protocollo, firmato a Roma nella sede della Prefettura da Walter Veltroni, Enrico Gasbarra, Piero Marrazzo e dal Prefetto Serra – oltre al ministro Amato – prevede infatti più fondi, più uomini e una serie di azioni mirate per la sicurezza. Sono previsti interventi per affrontare la questione dei rom, misure anticontraffazione, interventi di contrasto allo sfruttamento della prostituzione e all’abusivismo commerciale.”
Rom (intero popolo)=contraffattori=struttamento prostituzione=abusivi
A Palermo il problema principale è il TRAFFICO !!!
Saluti
Dario
tratto da: http://www.interno.it/mininterno/export/sites/default/it/sezioni/sala_stampa/notizie/sicurezza/2007_05_18_Patti_sicurezza_Roma_Milano_.html
caro paolo, scusa ma non sapevo dove inserirmi per discutere della
gravità delle calunnie rivolte all’onorevole fassino sono, a mio avviso, aberranti. Il giorno dopo l’applauso (tributo) solidale di tutto il parlamento all’ex leader dei ds, mi sarei augurato che definitivamente fosse posta una pietra sopra al caso dei presunti fondi illeciti ai ds, invece il caso continua a non placarsi. Inizialmente ho pensato che si trattasse del classico scoop estivo, con poca veridicità ma tanta notizia, ad uso di bagnanti riparati sotto l’ombrellone disposti ad infinite discussioni con amici e vicini. Comunque, torniamo ai fatti ovvero al teorema del grande fratello, ideato (?) dal signor tavaroli, l’ex spione di telecom e forse di qualcun altro. Ho sempre diffidato delle spie, delle notizie che hanno una matrice riconducibile ai servizi segreti e di tutto quello che rientra nella voce del controllo non convenzionale, anche se la sicurezza nazionale ed il lavoro di molti agenti (seri) sono indubbiamente cose preziose. Partiamo dalla constatazione che gli “spioni”, per definizione, non sono tenuti a dire la verità al sottoscritto e tanto meno ai giornali (in primis a repubblica) ma unicamente ai propri “datori di lavoro”: i quali indicano gli obbiettivi e la missione da svolgere, in maniera lecita o meno.
Questo breve incipit dovrebbe bastare per screditare l’attendibilità del test; passiamo però ai fatti, il presunto conto bancario a Londra, a firma fassino e rossi (qualcuno dovrebbe spiegarmi, prima di tutto, perché non avrebberero usato dei prestanomi, come il perfetto manuale del criminale intelligente insegna). Quindi, vorrei (in particolare da parte del giornalista che ha pubblicato quell’intervista) che mi fosse spiegato perché il conto quercia è stato aperto in Gran Bretagna, paese dell’UE e non in un paradiso fiscale. Proseguo con i miei ragionamenti e mi chiedo perché la telecom dovrebbe pagare tangenti ai leader ds; trattandosi di fondi illeciti non sarebbe stato più semplice girare il tutto su banche vicine al partito (visto che i giornali di destra sguazzano di questi tempi sulle accuse alle banche vicine alla sinistra?) e fargli quindi “pulire” la somma, prima di girarla ai menzionati personaggi. Insomma, a forza di ragionare sulle idiozie di tavaroli & C mi viene da pensare che dietro questa macchinosa messa in scena ci sia in realtà un deus machina e che l’obbiettivo politico non sia fassino ma la sinistra italiana, quel riformismo che pur uscito sconfitto dalle elezioni continua a riscuotere credibilità in Italia, in quanto alternativa di governo. Un attacco ai suoi leader politici, è, in effetti, un tentativo per screditare l’opposizione democratica e calunniare coloro che non si prestano ai giochi della mafia e della massoneria; è una vile propaganda di regime ancor più pericolosa perché originata da un giornale “sinistrorso” (in passato la stampa si era già prestata al medesimo gioco) da cui mi aspetto maggior tutela per i principi della democrazia. Aiutatemi a capire che cosa c’è dietro, ci troviamo di fronte ad una scheggia impazzita oppure dietro allo spione c’è un grande fratello ben più potente e pericoloso di quanto possiamo immaginare?