Ieri alla Camera, giornata piena per la discussione e l’approvazione del cosiddetto “Lodo Alfano”. Tutti gli emendamenti dell’opposizione sono stati respinti da una maggioranza tanto compatta quanto sorda e chiusa alle nostre argomentazioni. Evidentemente di fronte ad una norma pensata e fatta per garantire l’impunità a Berlusconi, mettendolo al riparo dalle sue vicende giudiziarie, il richiamo del capo è stato molto forte.
Confesso che dopo una lunga serie di votazioni negative ci si sente un po’ avviliti. Tuttavia non sono demoralizzato perché nel dibattito il PD si è fatto sentire. Il gruppo dirigente è intervenuto in massa con tanti interventi forti, ricchi di argomentazioni, efficaci nel mettere a nudo le debolezze e le contraddizioni della proposta del governo e della sua maggioranza (consiglio, al riguardo, di farsi un'idea leggendo gli interventi di D’Alema, Cuperlo e Veltroni)
Sembravamo un partito serio e coeso, che si è messo alle spalle le divisioni e le frammentazioni delle scorse settimane. Questa è stata una sensazione buona e incoraggiante. Speriamo che diventi qualcosa di più.
Quanto ai commenti sul blog di Cristiana e Dario voglio solo dire che, con l’esasperazione delle posizioni e con le offese, non si va molto lontano e alla destra fa comodo una opposizione che s’indigna, urla e non riesce a parlare con la maggioranza degli italiani. Il punto di fondo è sempre quello: se vuoi battere la destra, e mandare a casa Berlusconi, devi conquistare più voti di lui. Altrimenti ti accontenti. Non dico che godi, però non vedo la soluzione nel solo fatto di mettersi la coscienza a posto. La coscienza a posto l’avremo quando la destra sarà minoranza e sarà all’opposizione. Fino ad allora bisogna combattere. Poi speriamo di prendere un po’ di fiato.
1 Commento
A proposito di Di Pietro che, per quelli che sentono solo la televisione, (sottolineo, solo la TV) sembra essere il solo oppositore, vorrei sommessamente ricordare che se non si fosse “apparentato” con il PD alle ultime elezioni e non avesse quindi ottenuto i voti di chi dalla sinistra estrema voleva dare un voto utile, senza votare il PD, non avrebbe trovato posto in Parlamento. Ma i patti non erano poi di fare un gruppo unico? Allora chi e` che rompe i patti? O mi sbaglio?
Caro Paolo, c’e` un’altra durissima battaglia da fare: il decreto approvato in Consiglio dei ministri che taglia 100000 insegnanti e taglia selvaggiamente il turn over e i finanziamenti per l’Universita` e` un attacco inaudito e complessivo al sistema pubblico della formazione. Ci dice il Sindacato che lo vogliono approvare orima dell’ estate. Riuscirete a fermarlo?