E' venuto a Pisa a ripetere il motivetto sull'abolizione totale dell'ICI. Ma si è dimenticato di dire che l'imposta sugli immobili è già stata fortemente ridotta dalla finanziaria 2008 (a Pisa è scesa del 27-30% rispetto al 2007).E soprattutto di spiegare dove i comuni troveranno le risorse per mantenere i servizi di cui tutti i cittadini hanno bisogno.
Con il quoziente familiare il PdL vuole scaricare sulle famiglie, e in particolare sulle donne, la cura dei bambini e degli anziani non autosufficienti.
Paolo Bonaiuti, portavoce di Berlusconi, è venuto anche a Pisa a ripetere il motivetto sulle tasse con la proposte di abolizione totale dell'ICI e l'introduzione del quoziente familiare.
Intanto si è dimenticato di dire che l'ICI sulla prima casa è stata già fortemente ridotta con la finanziaria del 2008. Per fare un esempio a Pisa un contribuente con abitazione in categoria A4 e rendita catastale di € 888,05 nel 2007 pagava 456,18 euro mentre nel 2008 ne pagherà 332,17. Ancora, per un'abitazione di categoria A2 con rendita catastale di € 688,82 e pertinenza l'anno scorso si pagavano 368,47 euro, mentre quest'anno se ne pagheranno 269,90. Infine, un contribuente di categoria A2 con pertinenza e rendita catastale di € 1.590,69 nel 2007 pagava € 955,07 contro gli € 755,07 di quest'anno (vedi tabella in allegato). Quindi, dati alla mano, a Pisa avremo una riduzione delle imposte comunali sulla prima casa fra il 27 e il 30%. Non è poco e comunque con le detrazioni previste le famiglie a reddito basso avranno già azzerata questa imposta.
Allora perchè insistere tanto su questa parola d'ordine? Forse perchè il problema è non far pagare niente anche a chi ha redditi molto alti o a chi è proprietario di ville di superlusso e castelli? E poi, con tale politica fiscale, dove si trovano le risorse necessarie ai comuni per mantenere i servizi di cui i cittadini hanno bisogno?
Sul quoziente familiare, proposto dal PdL, consiglio di leggere l'articolo di Cristiano Gori, pubblicato su Il Sole 24ore di martedì 18 marzo (leggilo in allegato), che evidenzia come a questa scelta corrisponda un'idea di forte ridimensionamento dello Stato Sociale tornando ad affidare interamente alla famiglia e alle donne in particolare, la cura dei bambini e degli anziani non autosufficienti. Una linea profondamente diversa da quella del PD e divergente anche rispetto agli orientamenti europei. Stupisce che ci sia chi parla di programmi uguali fra Veltroni e Berlusconi. C'è un evidente malafede, anche autolesionista come nel caso della Sinistra Arcobaleno.
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