Oggi alla Camera il governo ha messo la fiducia sul decreto anti-crisi. Si tratta, come il Pd ha più volte detto in queste settimane, di un provvedimento profondamente inadeguato, molto al di sotto delle esigenze del Paese. Il Pd ha avanzato nei giorni scorsi proposte concrete per rafforzare la manovra nella direzione di un sostegno più forte al mondo del lavoro inteso come imprese e lavoratori, introducendo anche qualche tutela per chi perderà il lavoro precario. Abbiamo detto: "siamo disponibili a collaborare". Sembrava che questa fosse una cosa possibile, auspicata anche dal Presidente della Repubblica. Invece: niente! Il governo e il ministro Tremonti non sono stati capaci di intraprendere un reale confronto teso a individuare le cose necessarie e possibili per il bene del Paese e soprattutto dei settori più esposti alla crisi. Il testo che è arrivato in aula è deludente e gli emendamenti dell'opposizione sono stati sostanzialmente ignorati. Invece si è dato spazio alla proposta di sapore razzista della Lega Nord sulle gabelle agli immigrati, poi seguita da una rapida marcia indietro, e si è approvato un emendamento che permette al Comune di Roma di stare fuori dal patto di stabilità.
Possiamo dirlo senza tema di essere smentiti: una vera e propria vergogna! Ora ci vengono a dire che è necessario ricorrere alla fiducia. Ma non perché l'opposizione fa ostruzionismo o esagera nelle proposte emendative. Ma perché questa strabordante (numericamente) maggioranza non è in grado di controllare i propri deputati. E' questa la grave anomalia che ha segnalato anche il Presidente della Camera. E' pero sorprendente (o forse no) che i giornali di destra e soprattutto di sinistra, che ogni giorno dedicano ampio spazio al "tirassegno" sul Pd, talvolta anche meritato, non riprendano e commentino questi aspetti, che non sono proprio così secondari nella vita delle istituzioni. Sarà interessante vedere se sui giornali di domani, mercoledì, troveremo qualcosa di visibile e argomentato su queste cose….e poi ne parliamo.
Così come parleremo dei nervi tesi del Pd e delle magnifiche virtù delle primarie vere alla fiorentina. Inoltre potremo e dovremo tornare sulla tragica situazione di Gaza. Nel pomeriggio di oggi a Roma c'è stata una interessante iniziativa sulla situazione in medio-oriente a cui hanno partecipato, con i dirigenti del Pd, i principali rappresentanti in Italia di Israele e dell'autorità palestinese. Intanto consiglio di andare a leggere (o sentire) gli interventi sul sito del Pd: c'è materia per riflettere e discutere.
3 Commenti
Berlusconi è quel che è………….e non è abituato a prendere ordini.Come diceva Tocqueville in Democrazia ci sono due aspetti negativi e pericolosi ” la dittatura della maggioranza” e la dittatura della minoranza legittimata da regolari elezioni”.
Gaza è un problema serio che richiede valutazioni attente per non essere fraintese e non è certo possibile farlo con poche righe su un blog, se non per dire che la guerra e sempre e comunque un barbaria a cui gli esseri umani ricorrono quando la politica ( intesa come diplomazia e dialogo) è andata in soffitta.Bobbio affermava che la storia del mondo ” gronda di sangue” per sintetizzare che nella storia umana la guerra con tutte le sue conseguenze è sempre stato un evento presente. invito a leggere l’articolo pubblicato sul sole 24 ore Hamas? Errore dell’Occidente.
di Antonio Badini” ( lo trovate anche sul sito del PD di Bientina). Fa riflettere anche sul fatto che Hamas è si eletto democraticamente ma dove e in quali condizioni……….Prima della democrazia occorre una carta costituzionale in senso liberale che serve da tutela alla democrazia e di conseguenza al DEMOS per non essere in preda alle dittature evidenziate da Tocqueville. I NERVI TESI NEL PD DELUDONO LA BASE DEL PARTITO CHE SPERAVA IN BEN ALTRO. LE PRIMARIE DI FIRENZE SONO UN ARREMBAGGIO LO STRUMENTO VA MIGLIORATO MA E’ INDISPENSABILE.Oggi stiamo assistendo ad una nuova riedizione dei problemi del’Unione ogni tre giorni bisogna aggiustare il motore. e dalle altre parti non va meglio RC è in scissione, la maggioranza ricorre alla fiducia come scrive lei perché non controlla i suoi deputati. Il protagonismo fa da padrone. Protagonismo di cui noi non siamo indenni leggo che ci saranno incontri con intellettuali per capire cosa c’è che non va nel PD. PECCATO PERCHE’ IN UNA DEMOCRAZIA DI POPOLO SI DOVREBBE INCONTRARE IL DEMOS PER CAPIRE COSA VUOLE E MAGARI ILLUMINANDOLO SULLE RICHIESTE DEMAGOGICHE CHE NON E’ POSSIBILE SODDISFARE, DOPODICHE’ CHE C’E’ E CHI NON CI STA TANTI SALUTI.Il resto serve solo agli oligarchi di turno per nascondere la loro poco lungimiranza nell’interpretare i segnali politici e gli gli eventi economici che oggi come ai tempi di Marx sono fatti politici. OGGI MARTINI CI DICE CHE LA TOSCANA NON E’ PIU’ L’OMBELICO DEL MONDO, BERSANI I RISCOPRE IL FORDISMO, VISCO CONTINUA A CHIAMARE GLI ITALIANI EVASORI SENZA DISTINZIONE( E’ UN DIFETTO ANTROPOLOGICO), E D’ALEMA FA AFFERMAZIONI DOVE E’ ISOLATO RISPETTO AL MONDO POLITICO MONDIALE ( ANCHE HILLARY CLINTON LA PENSA DIVERSAMENTE). FORSE C’E’ UN PROBLEMA NEL PD MA NON SI CHIAMA VELTRONI.
L’Istat rende noti i dati di novembre: -12,3% rispetto allo stesso mese 2007,su base mensile, rispetto a ottobre 2008, il calo è stato del 2,3%. Industria, produzione in picchiata nel settore auto crollo del 46,4%.L’Ocse: “Nel periodo 2003-2007 crescita italiana tra le peggiori dell’Eurozona”.
– Cina, aiuti di Stato per l’auto La Cina vara una manovra di aiuti statali mirata a sostenere due settori in crisi, l’industria automobilistica e la siderurgia. Per le automobili il governo di Pechino ha deciso di ridurre al 5% l’Iva sulle vetture inferiori a 1.600 cc di cilindrata; uno stimolo aggiuntivo viene offerto agli abitanti delle regioni rurali con 5 miliardi di yuan (650 milioni di euro) di incentivi offerti a chi acquisterà vetture di piccola cilindrata. Altri 10 miliardi di yuan vengono messi a disposizione delle case automobilistiche nazionali per finanziare l’innovazione tecnologica e lo sviluppo di motori ibridi o che utilizzino biocarburanti.
Per far fronte alla caduta della domanda di acciaio il governo cinese ha vietato ogni aumento di capacità produttiva nell’industria siderurgica; inoltre saranno offerti sgravi fiscali all’export con l’obiettivo di “mantenere le quote di mercato mondiali” dei gruppi siderurgici cinesi.
Da quando ha risentito i primi contraccolpi della recessione americana ed europea la Repubblica Popolare ha deciso una manovra complessiva pari a 584 miliardi di dollari per sostenere la crescita. Gli aiuti all’auto e alla siderurgia figurano tra i primi tasselli di quella manovra ad entrare in vigore.
– Deutsche Bank, maxi perdita.Lo Stato diventa azionistacrisi coglie di sorpresa in Germania anche la Deutsche Bank, lo Stato diventa, sia pure indirettamente, azionista del principale gruppo creditizio del paese con una quota del 2,5%: solo così l’istituto di Francoforte riuscirà a realizzare la prevista acquisizione di Deutsche Postbank, la banca delle Poste tedesche (Deutsche Post).
Se con la fiducia l’esito della votazione sul decreto anti-crisi era scontato non è stato così nella discussione sugli ordini del giorno. Infatti, partendo dalla impropria previsione che consente al comune di Roma di sforare il patto di stabilità, la Lega Nord si è dissociata dalla maggioranza consentendo l’approvazione di tre ordini del giorno presentati dal Pd che hanno fatto andare sotto il governo. Le nostre proposte non erano nuove perché partivano dallo stato di forte sofferenza degli Enti Locali causato dalle scelte di Tremonti e sul quale avevamo già chiesto nei mesi passati di intervenire attraverso una revisione dei vincoli del patto di stabilità. Più volte abbiamo denunciato l’assurdità di una situazione che impediva ai comuni di investire soldi disponibili senza ricorrere a nuovi indebitamenti e che, quindi, immobilizzava risorse importanti per l’economia e lo sviluppo. Ora sono intervenuti solo per Roma con una logica discrezionale inaccettabile, così come avevano fatto con i finanziamenti straordinari al comune di Catania per coprire la bancarotta del sindaco amico di Berlusconi. Tutto questo ha scatenato il malessere di Bossi pressato dai suoi sindaci. Adesso vedremo se il governo rispetterà gli impegni votati dal parlamento e per questo dovremo vigilare. Ma ci auguriamo che anche gli amministratori pubblici del centrodestra facciano lo stesso visto che il malessere delle autonomie locali è motivato e diffuso. E ce lo auguriamo soprattutto per il paese perché se vengono rivisti i vincoli del patto di stabilità si possono mettere in campo risorse già disponibili per almeno 30 miliardi, portando ossigeno prezioso all’economia e alle imprese italiane. E ce n’è davvero bisogno anche alla luce della debole e insufficiente manovra proposta dal governo. Mentre crescono i numeri e le preoccupazioni di una crisi assai seria che aggraverà pesantemente i problemi dell’occupazione e dei redditi per una parte ampia del paese.
Infine ancora su Gaza. La situazione è sempre più drammatica e non si capisce come si possa negare l’emergenza umanitaria. Il cessate il fuoco è la decisione minima e immediata che deve chiedere chiunque abbia un po’ di senso di umanità. E’ ciò che dice il Papa, l’Onu e anche D’Alema, che viene tanto bistrattato. Mentre questo non lo dicono coloro che si affannano a sostenere che “i morti non si contano” e se muoiono donne e bambini è perché sono una copertura dei miliziani di Hamas. Io non sono d’accordo e provo orrore per un modo di ragionare che si fonda sull’uso della forza militare. Che non funziona lo abbiamo già visto, in Israele così come in Irak. Anzi, penso come molti e come ha sostenuto anche D’Alema che questo sia il modo peggiore per combattere il fondamentalismo e il terrorismo. L’odio e l’estremismo cresceranno indebolendo le forze moderate del mondo arabo. Questo è il punto di fondo: per cercare e trovare i compromessi per convivere in quel fazzoletto di terra che è la Palestina, come li chiama Amos Oz, bisogna rinunciare all’odio e alla forza. Ed è questo che dobbiamo seminare (per quanto ci riguarda contribuire a seminare). Non aiutano in questo senso trasmissioni come quella di Santoro. Non per la trasmissione delle immagini di quella tragedia che sono necessarie per far capire quel dramma, ma per l’impostazione di un dibattito unilaterale e del tutto privo di ogni incoraggiamento a cercare nelle ragioni di tutti i motivi e le culture necessarie per costruire un vero accordo di pace e di coesistenza.