Maria Paola Ciccone, insegnante
Paolo Fontanelli è riuscito ad avere uno sguardo d'insieme, lungimirante, nel governare la città di Pisa, nel porre concretamente le basi per la città del futuro, con una rara capacità di coordinamento politico nel disegno di sviluppo ed un coerente impegno ai vertici dell'ANCI a sostegno dell'autonomia locale, pur in un quadro di riferimento unitario nazionale. Sarà un parlamentare consapevole dei bisogni di Pisa e, contemporaneamente, attento a sostenere con competenza il disegno di grande rinnovamento del Partito Democratico in chiave nazionale ed europea.
Paola Lucarelli, insegnante
Paolo Fontanelli è una persona seria. Studia seriamente i problemi che deve affrontare e lavora infaticabilmente per risolverli. Infaticabilmente e seriamente ha lavorato per Pisa. Merita di continuare a farlo.
Piergiorgio Ballini, Amministratore Delegato SAT
Credo di poter definire stima e amicizia vera il mio rapporto con Paolo Fontanelli. Rapporto che, nella sua veste di amministratore regionale prima e di Sindaco di Pisa poi, data da molti anni, anni in cui, guarda caso, il nostro aeroporto ha avuto sviluppi record. Io, come amministratore delegato SAT, posso senz'altro affermare -e anche ricordare con piacere- che tutte le volte (e non sono state poche) che in questi anni ho avuto modo di rappresentargli esigenze, bisogni e progetti nuovi, ho sempre trovato un interlocutore attento e concreto che ha poi (magari dopo una pausa di riflessione …) saputo fornire quel supporto istituzionale di cui un aeroporto ha bisogno. Supporto che sono certo continuerà anche in futuro.
Luigi Donato, direttore CNR di Pisa
Paolo Fontanelli. Una rara e costante combinazionedi intelligenza politica, lungimiranza, trasparenza della volontà, determinazione nell'azione, capacità di ascolto e mediazione, costanza nel perseguire obiettivi strategici: esemplare e senza precedenti sotto la sua guida il rapporto della città con il complesso sistema pisano della ricerca e delle università. A Roma sarà prezioso.
Alfonso Maurizio Iacono, Preside facoltà di Lettere e Filosofia – Università di Pisa
Quando Paolo fu eletto per la prima volta Sindaco dissi che i sogni non si realizzano mai, ma aiutano spesso a cambiare e a realizzare le cose.
A Paolo lo strano rapporto fra sogno e utopia non piace, a me sì proprio perchè è strano. Paolo Fontanelli è un uomo saldo e concreto. Eppure ci siamo spesso ritrovati a percorrere strade comuni o parallele, ciascuno alla sua maniera.
Proprio per questa diversità che non ha mai tradito il rispetto e la consapevolezza, di avere molte cose, una storia, in comune, mi auguro di cuore che Paolo possa andare in Parlamento a rappresentarci.
Alfredo Mussi, chirurgo
Paolo Fontanelli ha dato alla città una decennale esperienza di buon governo.
Sarebbe importante l'elezione di Paolo Fontanelli in Parlamento perchè potrebbe validamente continuare a rappresentare gli interessi della comunità scientifica pisana e della città intera.
Massimo Rota, imprenditore
E' stato un sindaco determinato. Con lui la politca ha tracciato e definito il futuro per la nostra città con realizzazioni, impegni e progetti che devono continuare.
Sono convinto e auspico che l'ex sindaco di Pisa saprà essere riferimento in Parlamento per il nostro territorio.
Salvatore Settis, direttore Scuola Normale
Ho un giudizio molto positivo sul sindaco Paolo Fontanelli per il modo in cui si è rapportato alla scuola Normale e per l'impegno vero che ha profuso accanto alla Commissione per la Torre di Pisa affinchè i lavori in Piazza dei Miracoli giungessero a conclusione. Le sue pressioni istituzionali, in tal senso, sono state molto importanti se non addirittura decisive.
Da direttore della Scuola Normale gli sono molto grato per aver voluto un pronunciamento esplicito del comune contro i concerti e le manifestazioni in Piazza dei Cavalieri. Che non solo disturbano le attività di ricerca ma deturpano anche il patrimonio artistico della piazza.
Un sindaco di un città importante come Pisa può dare un grande contributo, anche se ovviamente molto dipenderà da ciò che sarà chiamato a fare. Personalmente spero, e credo, chi come lui ha lavorato a lungo negli enti locali si farà portavoce di una riflessione sulla finanza locale, che è in grande sofferenza e, per incamerare risorse, è costretta spesso a ricorrere agli oneri di urbanizzazione a tutto svantaggio del paesaggio.
Occorre correggere tutto questo: per far funzionare meglio i comuni e per tutelare il paesaggio.
Molti ricordi mi legano a lui. Abbiamo condiviso le trepidazioni quando, per errore normativo, il Comitato per la Torre aveva scadenza annuale. Alcuni anni è capitato che il comitato rimanesse fermo per settimane o mesi, mentre i lavori dovevano andare avanti. Paolo ha fatto pressioni vere per sbloccare quella situazione d'impasse: un grande spirito istituzionale di cui gli sono davvero grato.
Riccardo Varaldo, presidente Scuola Superiore Sant'Anna
Paolo Fontanelli ha avuto il merito di interpretare in modo intelligente il ruolo del Sindaco a livello di una città come Pisa che ha una complessità metropolitana pur nelle piccole dimensioni anagrafiche ufficiali. Ha saputo intraprendere un cammino di qualificazione del tessuto urbano per aumentare la qualità della vita dei residenti, degli studenti e dei turisti.
Inoltre ha sempre riservato particolare attenzione al ruolo che l'università e la ricerca svolgono a Pisa che ha confermato, durante il suo mandato, un ruolo significativo nel panorama universitario della ricerca internazionale e nazionale. Anche per questo la sua presenza in Parlamento sarà importante.
Ugo Riccarelli, scrittore
Ho un preciso ricordo del mio rapporto con Paolo Fontanelli, di quando andai a parlargli (all'epoca ero addetto all'Ufficio Stampa del Comune di Pisa) per informarlo che Walter Veltroni mi aveva chiesto di andare a lavorare per lui in Campidoglio, e dunque per concordare le modalità del trasferimento. Ricordo, allora, la sua sincera felicità per l'occasione professionale che mi veniva offerta, per qualcosa che, come poi è avvenuto, avrebbe potuto essere l'inizio di un percorso fruttuoso. “Vai a Roma” mi disse abbracciandomi, e i suoi auguri furono un gradito viatico per affrontare giorni faticosi, densi, ma davvero pieni di vita e di soddisfazioni.
Ecco. Con queste poche righe vorrei allora ricambiare l'abbraccio e l'augurio. Dirgli, con tutto l'affetto e la stima di chi ha potuto lavorare a stretto contatto con lui, conoscerne la serietà e la passione con la quale ha svolto il suo mandato: “vieni a Roma, Paolo”. E accanto all'affetto sottolineare l'augurio di cui senz'altro avrà bisogno, come tutte le persone che, come sono certo lui farà, dovranno impegnarsi per contribuire a dare una svolta alla politica di questo Paese.
Con amicizia e stima. Ugo.
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