Entro questa settimana sarà pronta la lista dei candidati di “SINISTRA CIVICA ECOLOGISTA” per il collegio della provincia di Pisa. Per giovedì prossimo, 30 luglio, è promossa al circolo Arci di Pisanova l’assemblea aperta dei sostenitori per discutere criteri e proposte. Si discuterà rispettando le norme di sicurezza anti-Covid. Ma è importante vedersi, confrontarsi, quelli che saremo, per riaffermare un principio partecipativo che va ancora di più salvaguardato in un’epoca dominata dalla personalizzazione. Basta guardare i cartelloni pubblicitari con i manifesti giganti dei candidati. Sembra di essere tornati nel festival berlusconiano di qualche anno fa. L’immagine, le gigantografie, come sostituzione dei contenuti. In realtà non si tratta solo dei manifesti, ma è tutta la politica che ruota attorno al prodotto del laboratorio mediatico, e i social media hanno esaltato ancora di più questa pratica che quasi sempre aggira o stravolge i problemi veri per sostituirli con racconti e notizie assai poco veritiere. Eppure è così, e nessuno si interroga davvero sulla qualità dei candidati, a cominciare dagli aspiranti presidenti, sulla loro effettiva capacità di dirigere e governare una Regione come la nostra, con una visione adeguata dei problemi e delle prospettive. Anzi, si rinuncia persino a verificare concretamente i risultati di quelli che già un’esperienza regionale l’hanno fatta, hanno dei compiti e hanno fatto promesse, descritto impegni che poi non sono stati mantenuti.
Pensiamo alle tante parole spese sulla Toscana della costa cinque anni fa: cosa è cambiato da allora? Certo si tratta di una riflessione che riguarda il centrosinistra, e che non fa, ma adesso va ripresa anche alla luce dei propositi insidiosi della destra leghista. Non è un caso che in questo avvio di campagna elettorale in Toscana la candidata Ceccardi e il suo sponsor Salvini stanno provando a mettere al centro l’idea di uno sviluppo intensivo del territorio in termini di consumo e di cementificazione, strizzando l’occhio alla rendita fondiaria e immobiliare. Basta vedere a come rincorrono il tema delle infrastrutture. Oppure all’uscita del Sindaco di Pisa che vuole mettere in discussione le regole di tutela ambientale del Parco Migliarino-San Rossore. E’ evidente che pensano di sollecitare interessi particolari, e forse anche qualcos’altro. E il rischio è serio. Allora in questo quadro diventa fondamentale non disperdere e frammentare le energie e, soprattutto, i voti. La partita in Toscana si gioca al primo turno. Ma è importante, insieme alla necessità di evitare la dispersione o l’astensione elettorale, dare anche un segnale forte di rinnovamento delle politiche regionali. Anche di questo parleremo giovedì.
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