I lavori della Camera si sono svolti in questi ultimi due giorni in un clima segnato dall’incertezza e dalla preoccupazione per la situazione climatica del Paese. Oltre alle scosse sismiche, avvertite bene anche a Roma, la neve che ha aggredito i territori colpiti dal terremoto e già in una condizione di grande sofferenza. Poi oggi, con le notizie sull’hotel sotto il Gran Sasso sepolto da una enorme slavina. Evidente è lo stato di apprensione e di sgomento che tocca tutti in queste ore. Tuttavia penso sia utile ricordare che nel confronto che si è tenuto in aula sono stati affrontati alcuni temi di forte rilevanza. In primo luogo sui flussi migratori, oggetto di diverse mozioni, ed è stato approvato a maggioranza il testo presentato dal PD che allego. Inoltre vi è stata una lunga discussione sulla comunicazione del Ministro Andrea Orlando sullo stato della amministrazione della giustizia. Le considerazioni meritano una lettura dato che si tratta di una questione di grande impatto nella vita economica e sociale del Paese. Anche su questo allego la documentazione.
Rientrando verso Pisa ho dato un’occhiata alla rassegna stampa locale degli ultimi giorni. Alcuni articoli mi hanno sollecitato una riflessione sul tema della utilizzazione degli spazi in funzione di ampliamento dell’offerta turistica della città, al di là e al di fuori dei motivi polemici che intendevano provocare. Il Sindaco Filippeschi ha buttato sul tavolo l’idea non peregrina di una maggiore apertura alla fruizione turistica del Palazzo e della strutture della Scuola Normale Superiore in Piazza dei Cavalieri. Il senso è appunto quello di incentivare una maggiore estensione e durata in città del flusso turistico sensibile alle motivazioni culturali. Si tratta, a mio parere, di una idea simile a quella che ci spinse a concepire e progettare il percorso museale dei lungarni: muovere dal nuovo museo delle antiche navi agli Arsenali per integrare in una visione d’insieme Palazzo Reale, Museo San Matteo, Palazzo Lanfranchi, Palazzo Blu e Chiesa della Spina. E indicammo anche l’obbiettivo di inserire il recupero del sopra delle Logge di Banchi in quel disegno pensando ad un ipotetico museo sulla storia della città. Ecco, leggere della ipotesi che il palazzo di proprietà del Comune ex Telecom, oggetto di vendita, può sfociare ancora una volta in una decadenza del bando per assenza di offerte, mi ha fatto pensare ad una possibilità che dovrebbe essere esplorata. Perché non ragionare sull’idea di utilizzare il palazzo ex Telecom per spostare lì gli uffici di Palazzo Gambacorti e dedicare almeno le parti storicamente e architettonicamente più importanti del Palazzo comunale, anche insieme al rilancio del recupero dell’archivio storico sopra Banchi, alla fruizione turistica ? Forse in quegli spazi si potrebbe immaginare in modo interessante il museo della storia della città. E forse su una tale ipotesi si potrebbe lavorare per raccogliere donazioni di beni e di collezioni chiaramente collegate alla storia di Pisa. I materiali per sostenere un simile progetto non mancano. E’ solo un’idea, ma che ne dite?
Nessun Commento