Condivido pienamente il richiamo di Cristiana a "pensare ai disgraziatissimi di Haiti". Viene da pensare che più uno è disgraziato e più il destino si accanisce. E le immagini che ci arrivano non sono in grado di rappresentare tutta l'enorme devastazione in termini umani e ambientali che il terremoto ha prodotto. Ma forse parlare solo di destino può essere fuorviante o limitativo. Mi ci ha fatto pensare Michele Serra nella sua "Amaca" di oggi (in allegato). Comunque è giusto raccogliere l'appello per dare un aiuto alla popolazione haitiana e il gruppo parlamentare del pd si è già mobilitato chiedendo a tutti i deputati di contribuire in modo significativo. Invece per quanto riguarda la "nostra" alluvione le notizie non sono buone: i rappresentanti del governo finora si sono limitati a dire che i soldi non ci sono. Domani ci sarà la visita del Ministro Matteoli e sentiremo cosa porta. Intanto il gruppo del Pd presenterà al senato gli emendamenti al decreto legge n° 195, che contiene misure di protezione civile per l'Abruzzo e la Campania, con i quali proponiamo la destinazione delle risorse necessarie alle zone alluvionate recuperandole dallo scudo fiscale. Però è preoccupante che il governo non abbia colto l'esigenza di un provvedimento immediatamente operativo in grado di rassicurare le famiglie e le aziende produttive e agricole pesantemente danneggiate dall'alluvione.
Sul piano della situazione politica vi segnalo l'intervista di Bersani al Riformista. Mi sembra convincente, in particolare sulla posizione da tenere sulle riforme. In alcuni passaggi è anche divertente, come quando dice: "a Berlusconi suggerisco: la metta su da statista …". Pensa un po' tu … Cambiando argomento, chissà se sulla situazione della Puglia riusciamo a rimediare: forse, se si fanno le primarie fra Vendola e Boccia (candidato dal Pd e appoggiato dall'Udc), è possibile almeno recuperare un quadro unitario.
Ho letto il commento di Andrea sul precedente blog in ordine alla discussione sul segretario comunale del Pd pisano. Concordo in grandissima parte e lo ringrazio per gli apprezzamenti che mi riguardano. Ribadisco, come ricorda anche Andrea, che ho dato la mia disponibilità a dare una mano, anche assumendo delle responsabilità in un contesto straordinario. Ma non mi sono autocandidato e non devo quindi professare alcuna "rinuncia", come qualcuno ha detto.
Da ultimo voglio ritornare sul tema dei musei pisani augurandomi che l'idea di mettere in campo una proposta per l'ampliamento della conoscenza e della consapevolezza del nostro patrimonio culturale tra i pisani, sul modello di quella proposta sul taccuino di alcuni giorni fa, sia ripresa e sviluppate da qualcuno. Aggiungo che lo straordinario successo della mostra di Chagall al Palazzo Blu, oltre a dimostrare la lungimiranza della Fondazione CariPisa, ha dato concretezza al progetto del sistema museale dei Lungarni. Si tratta di una prima scommessa vinta in attesa del museo delle antiche navi romane agli Arsenali Medicei. Tuttavia qualcosa di più si può fare in tempi rapidi pensando ad una iniziativa in grado di valorizzare il museo del disegno e della grafica di Palazzo Lanfranchi. Per esempio vedendo se è possibile immaginare una mostra di qualità e di richiamo nello stesso periodo di quella di Mirò programmata al Palazzo Blu per il prossimo autunno. Potenziare un'offerta differenziata può essere una buona opportunità per rafforzare e consolidare ulteriormente l'attrazione culturale della città. Comunque è la prima volta che si sono viste lunghe file per una mostra a Pisa e si sono avvertiti anche i riscontri positivi nelle attività commerciali della città. Tutto ciò mi fa dire che siamo sulla buona strada e dobbiamo continuare a camminare. Vorrei dire correre ma è un po' troppo, soprattutto se penso a una serie di lentezze burocratiche o di chiusure autoreferenziali anche nel campo dei beni culturali con cui bisogna fare i conti Tuttavia è già qualcosa.
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